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Delitto di Avetrana: l'omicidio di Sarah Scazzi

Omicidio Scazzi, oggi la seconda udienza: in aula anche Ivano Russo

Oggi la seconda udienza del processo per il delitto Scazzi. Tra i testimoni, Ivano Russo, ragazzo conteso tra Sarah e Sabrina. Quest’ultima, cugina della vittima ed imputata per l’omicidio, non vuole un processo mediatico.
A cura di Carmine Della Pia
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Riprende oggi il processo per il delitto di Sarah Scazzi, uccisa il 26 agosto 2010 ad Avetrana. In occasione della seconda udienza, saranno chiamati 3 testimoni chiave: Ivano Russo, pasticciere 28enne conteso tra Sarah e sua cugina Sabrina MisseriStefania De Luca, che per prima indirizzò le indagini su Sabrina, parlando di una forte lite tra cugine che sarebbe avvenuta a poche ore dalla morte della quindicenne; Angela Cimino, amica di Sarah e Sabrina. Dinanzi alla corte d'assise di Taranto, presieduta da Rina Trunfio, vi saranno nuovamente Sabrina Misseri e Cosima Serrano, rispettivamente cugina e zia di Sarah Scazzi. Le due donne sono accusate di aver ucciso la ragazzina e depistato le indagini, a partire dalla soppressione del cadavere, operazione che avrebbero solo organizzato, in quanto l'esecutore materiale sarebbe Michele Misseri, zio della vittima, che per tale accusa ha già scontato la sua pena.

Sabrina Misseri non vuole un processo mediatico

La seconda udienza del processo per il delitto Scazzi è prevista per oggi, dopo la prima udienza tenutasi il 10 gennaio scorso. In tale occasione Sabrina Misseri e Cosima Serrano, attraverso le sbarre, avevano chiesto che i fotografi venissero allontanati. Su madre e figlia pendono le accuse di concorso in omicidio volontario, sequestro di persona e soppressione di cadavere. Sabrina Misseri era apparsa fortemente turbata e non era riuscita a trattenere le lacrime, in aula. Sulla volontà di tenere i fotografi alla larga, l'avvocato della ragazza, Nicola Marseglia, aveva riferito che "l'attenzione mediatica può inficiare il processo e non c'è alcuna rilevanza sociale".

La richiesta delle due imputate aveva fatto pensare a quell'agosto del 2010, quando, sul finire dell'estate, le famiglie Scazzi e Misseri erano costantemente in tv. Prima del 7 ottobre 2010, giorno in cui Michele Misseri, zio della ragazza, confessò di aver ucciso e sepolto la nipote in una cisterna di campagna, le due famiglie apparivano in ogni trasmissione tv per denunciare la scomparsa. In primo piano, Sabrina Misseri: cugina e amica della quindicenne, figura che avrà ben presto un ruolo predominante nella vicenda. Misseri, infatti, la chiamerà in correità solo 7 giorni dopo aver confessato l'omicidio. Nel maggio del 2011, poi, l'arresto di Cosima Serrano, madre di Sabrina, e un mese dopo, infine, la scarcerazione di Misseri. Sarah Scazzi sarebbe stata uccisa da sua cugina e da sua zia, che, per tale motivo, oggi dovranno rispondere nuovamente delle tremende accuse.

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