1.014 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Omicidio del piccolo Jason Pruscino: ergastolo al padre, 25 anni alla madre

Il corpicino del piccolo, di solo due mesi, non è stato mai ritrovato. I due genitori dopo lunghi silenzi hanno sempre dato diverse versioni dell’accaduto.
A cura di Antonio Palma
1.014 CONDIVISIONI
Immagine

Condanna all'ergastolo per Denny Pruscino, e 25 anni di reclusione per Katia Reginella, i genitori del piccolo Jason, il bimbo di due mesi ucciso nel 2011, e il cui corpicino non è mai stato ritrovato. La decisione è stata presa dalla Corte d'Assise di Macerata dopo una lunga camera di consiglio. Durante il dibattito in Aula il pm Cinzia Piccioni aveva chiesto il carcere a vita per entrambi ma la Corte invece ha riconosciuto a Katia Reginella, affetta da parziale vizio di mente, le attenuanti generiche. Accolta invece l’altra richiesta del Pm: sei mesi in isolamento diurno per Denny Pruscino. Il piccolo Jason era nato dalla relazione della donna con un altro uomo, ma dopo il matrimonio Denny lo aveva riconosciuto come figlio. Il bimbo è  scomparso nel nulla dalla sua casa di Folignano, in provincia di Ascoli Piceno, nel luglio del 2011 senza che si riuscisse più a trovare il suo corpicino. La coppia aveva anche altri due bimbi che però gli erano stati tolti dal tribunale dei minori e affidati ad altre famiglie dopo i maltrattamenti subiti da parte dei genitori che vivevano in una condizione di estremo degrado psicologico e sociale.

Il terribile omicidio del piccolo Jason

Il piccolo è stato ucciso tra il 23-24 giugno del 2011, ma fino al 6 luglio la sua scomparsa venne tenuta segreta. A dare l’allarme fu il nonno paterno che denunciò l'accaduto facendo scattare le indagini. I due genitori del piccolo in un primo momento fecero scena muta, successivamente cominciarono a parlare dando in poco tempo versioni sempre diverse della scomparsa del piccolo. Solo dopo diversi interrogatori  degli inquirenti i due cominciarono ad accusarsi a vicenda. Secondo Katia, il marito avrebbe agito da solo sbattendo il bambino contro un divano perché infastidito dal suo pianto insistente. Denny, nonostante dichiarò di essere stato lui l'autore del delitto, sosteneva di aver fatto tutto con il consenso della moglie. Il corpo del bambino è stato cercato a lungo sia all’estero quando la donna aveva dichiarato di averlo dato ad un'altra coppia, che nei boschi attorno a Folignano, dopo che la donna aveva detto di averlo messo “in un sacchetto della spazzatura ancora vivo, poi mio marito l’ha gettato dall’auto”. I resti del piccolo purtroppo però non sono stati mai trovati.

1.014 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views