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Ogni anno uccisi 35mila gatti neri per riti satanici

L’allarme dell’Aidaa, l’associazione difesa animali: ancora troppi i casi di maltrattamenti e uccisioni di felini col pelo scuro.
A cura di Redazione
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"Gatti neri uccisi in riti esoterici e satanici durante i plenilunio e nella notte delle streghe di Halloween. Gatti neri, allevati, rapiti ed uccisi per utilizzare il pelo che è facilmente acconciabil e per farne pellicce proibite, o colli, o interni per giubbotti e guanti". Il drammatico bilancio è dell'Aidaa, l'Associazione italiana in difesa di animali e ambiente che lancia l'allarme: "Questa è la fine che ogni anno viene riservata a circa 35mila gatti neri in tutta Italia. Circa 5-6mila sono quelli che vengono utilizzati per i riti satanico-esoterici degli oltre 800 gruppi satanisti esistenti nel nostro Paese con un totale di circa 600mila adepti – scrive l'Aidaa in una nota – dei quali oltre la metà usa sacrificare animali ed in particolare gatti neri al diavolo. Ma la stragrande maggioranza dei gatti neri rapiti ed uccisi sono invece destinati al mercato della pellicceria abusiva e a basso prezzo".

Molto spesso questi animali vengono prelevati direttamente nelle colonie, specialmente in quelle che si trovano in prossimità dei cimiteri dove vengono spesso poi sacrificati in riti esoterici e messe nere fai da te. L'associazione di tutela denuncia: "Basta dare un'occhiata agli appelli che ogni giorno girano nei social network o agli avvisi pubblicati all'interno dei gattili dove si invitano i volontari a verificare in maniera minuziosa chiunque si presenti chiedendo in adozione un gattino nero per capire quanto questo fenomeno forse ancora sottovalutato".

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