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Oggi è la Giornata dell’infanzia, eppure metà dei bambini del mondo vive tra guerra e fame

Il 20 novembre si celebra in tutto il mondo la Giornata internazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Eppure oltre metà dei bambini del mondo deve fare i conti con guerre, fame e discriminazioni. Dai bambini che muoiono di malattia e fame, fino a quelli esclusi dall’educazione, per arrivare alle spose bambine: oggi più che mai l’infanzia è in pericolo.
A cura di Redazione Cultura
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Oggi 20 novembre si celebra in tutto il globo terrestre la Giornata internazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Questa data ricorda il giorno in cui l’Onu nel 1989 adottò la Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Sono oltre 190 i Paesi nel mondo che hanno ratificato la Convenzione, tra cui naturalmente c'è il nostro Paese. Eppure, in Europa come in Africa, Asia e nel resto del mondo – secondo i dati forniti da Save the Children, oltre metà dei bambini del mondo deve fare i conti con guerre, fame e discriminazioni. Una situazione semplicemente intollerabile. Valerio Neri, direttore generale di Save the Children Italia, ha dichiarato:

Nel mondo tanti, troppi bambini continuano a morire ogni giorno perché non hanno cibo, acqua o cure mediche. E sono tantissimi quelli che non possono andare a scuola perché vivono in zone di guerra o perché sono costretti ad andare a lavorare, così come milioni di bambine e ragazze diventano adulte troppo presto perché costrette a sposare uomini spesso più grandi di loro. Il mondo non può e non deve più accettare che tutto questo continui ad accadere. I bambini sono prima di tutto bambini e ognuno di loro merita l’opportunità di nascere e crescere sano, di ricevere un’educazione e di sentirsi protetto.

I principi fondamentali della Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza sono quattro: non discriminazione; superiore interesse (l’interesse dei bambini e delle bambine deve avere la priorità); diritto alla vita, alla sopravvivenza e allo sviluppo; ascolto delle opinioni del minore. Negli articoli 28 e 29 si riconosce il diritto dei bambini e delle bambine all’educazione: gli Stati che hanno firmato la convenzione si impegnano ad adottare misure per promuovere la regolarità della frequenza scolastica e la diminuzione del tasso di abbandono della scuola.

Secondo Save the Children “circa 5,4 milioni di bambini, ogni anno, muoiono prima di aver compiuto il quinto anno di età a causa di malattie facilmente curabili e prevenibili, di cui quasi la metà perdono la vita per cause legate alla malnutrizione”. Oltre 575 milioni di bambini, invece, vivono in contesti dove sono fortemente discriminati. Sono 12 milioni ogni anno, infatti, le spose bambini, mentre quasi 8 milioni di ragazze ogni anno diventano madri in modo troppo precoce. E poi ci sono le guerre, dove ben 27 milioni di bambini sono completamente "fuori dall'educazione". Nei Paesi in via di sviluppo, in particolare, “1 bambino su 5 è in povertà estrema, ma ci sono anche circa 30 milioni di bambini e ragazzi in povertà relativa grave nei Paesi Ocse”.

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