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Nudo e con un taglio alla gola: imprenditore trovato morto nella sua villa del Bolognese

Lanfranco Chiarini, 76 anni, piccolo imprenditore del Bolognese è stato trovato ucciso nella sua villa in campagna. Il corpo dell’uomo è stato trovato senza vestiti e coperto di ferite da coltello. Spariti dalla scena del crimine l’arma del delitto, l’auto e il cellulare della vittima.
A cura di Angela Marino
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Senza vestiti, con la gola tagliata e diverse ferite sparse lungo il corpo. In queste condizioni è stato trovato il corpo di Lanfranco Chiarini, 76 anni, piccolo imprenditore del Bolognese separato e con una figlia. La scoperta è avvenuta del 4 gennaio nella villetta di valle Villanova nelle campagne a Palesio di Castel San Pietro, sulla strada che costeggia il torrente Quaderna. Si tratta di una zona lontana dal centro abitato, immersa nel verde e nel silenzio. Il corpo è stato ritrovato dal genero della vittima nella camera da letto. mentre un piccolo incendio bruciava nell'altra stanza.

 Il ritrovamento

Avendo avuto notizia del fatto che suo suocero non si era presentato sul luogo di lavoro, l'uomo aveva raggiunto la villetta di Pelasio per controllare che andasse tutto bene. Giunto sul posto aveva notato del fumo provenire dalla casa e aveva allertato i pompieri. Una volta entrati avevano trovato il corpo straziato dell'uomo. Sul posto sono immediatamente arrivate le forze dell'ordine e i carabinieri del Ris di Bologna, per effettuare i rilievi.  Non è stata trovata l'arma del delitto, verosimilmente un coltello. Dalla villa mancano anche le chiavi dell'auto e la vettura. Anche il cellulare dell'imprenditore è introvabile. Non è ancora stato accertata la causa della morte, tuttavia si ritiene che la ferita più grave, che potrebbe averlo ucciso possa essere quella alla testa, inferta con un oggetto contundente o forse cagionata da un urto contro un mobile, durante una colluttazione. L'ora del decesso si colloca tra le 20 e la mezzanotte di martedì 3 gennaio.

La indagini

L’ipotesi di reato su cui indagano gli investigatori è omicidio volontario. Dall'esame della scena e del corpo non si può escludere che si sia trattato di un aggressione avvenuta nell'ambito di un furto o di una rapina, ma non si può neanche scartare l'ipotesi che il furto dell'auto, una Skoda Octavia,  e e del telefonino sia un depistaggio per dissimulare, con l'apparenza di una rapina, un assassinio legato ad altro movente. Nella villa, infatti, non ci sono segni di effrazione, segno che la vittima potrebbe aver aperto la porta al suo assassino. Gli inquirenti indagano sulla vita privata dell'uomo, che da anni era socio della Colba s.p.a., una società che gestisce un colorificio. Forse nel contesto lavorativo possono aver trovato spazio rancori o contrasti poi degenerati in violenza.

Colorificio Colba, Villanova (Bologna)
Colorificio Colba, Villanova (Bologna)
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