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NSA: “Se ci fermiamo ci sarà altro 11/09. Leader spiati? Ci hanno chiesto di farlo”

Keith Alexander difende l’attività della National Security Agency e accusa il personale diplomatico: “Ci avete chiesto voi l’attività di spionaggio”.
A cura di Biagio Chiariello
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"Ci piacerebbe terminare i nostri programmi di intelligence. Ma se scegliessimo questa strada il nostro timore è che si creerebbe un vuoto, che potrebbe provocare un altro 11 settembre. E così non avremmo fatto il nostro dovere". Parola del capo della Nsa, Keith Alexander, intervenendo oggi a un evento a Baltimora, in relazione allo scandalo sulle intercettazioni statunitensi. E a proposito dell'indiscrezione del Guardian sui 35 leader spiati, dice: "Ci hanno chiesto di farlo". Qualche giorno fa Alexander aveva riferito sulla stessa vicenda di fronte alla commissione della camera dei rappresentanti per i servizi segreti, confermando che la National Security Agency ha raccolto i tabulati telefonici in zone di guerra e in territorio straniero in collaborazione con gli altri paesi della Nato per scopi di difesa militare. In realtà, il presidente Obama ha promesso dei drastici cambiamenti in merito alle operazione di raccolta dati d'intelligence. Lo stesso numero uno della Casa Bianca non sarebbe comunque al corrente di tutte le mosse della NSA, come riportato dal Wall Street Journal qualche giorno fa.

Nel frattempo il ministro degli Interni tedesco, Hans-Peter Friedrich, si è detto disposto ad ascoltare Edward Snowden: "Troveremo il modo se sarà pronto a parlare con le autorità tedesche". Il Datagate era riesploso fragorosamente dopo l'indiscrezione secondo la quale anche Angela Merkel sarebbe stata spiata dagli americani. Snowden, che oggi avrebbe iniziato a lavorare per il Facebook russo, è stato incontrato a Mosca dal deputato Hans Stroebele, convinto che la ‘gola profonda' che ha rischiato di innescare un grave incidente diplomatico tra gli USA e gli altri paesi europei non sia affatto anti-americano ed è pronto a testimoniare in Germania se gli verranno garantiti sicurezza e asilo. "Ho fiducia che con il sostegno della comunità internazionale, il governo degli Stati Uniti lascerà perdere il suo comportamento dannoso" avrebbe scritto Snowden secondo quanto rivelato da Stroebele.

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