Zona Covid in Campania: cosa ci dobbiamo aspettare per le prossime settimane

La Campania non è zona gialla Covid-19 secondo la classificazione italiana, quella della fasce di rischio (bianca, gialla, arancione, rossa) che determina chiusure e restrizioni. Lo è, invece, nella mappa della situazione epidemiologica misurata dall'Ecdc, il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, usata da molti Paesi come bussola per le restrizioni di viaggio. Cosa significa? Che restiamo zona bianca Covid ma che, al tempo stesso, l'Europa individua una serie di peggioramenti nei numeri dei contagi. Colpa della variante Delta, colpa delle riaperture ma in alcuni casi anche della sottovalutazione delle norme minime anti-contagio come mascherine e distanziamento sociale.
Al tempo stesso possiamo dire che per ora, essendo i parametri fissati per la classificazione del rischio Covid legati al tasso di occupazione delle strutture sanitarie, la Campania resta ancorata ad una bassa percentuale di ospedalizzati, elemento che fa ben sperare anche per l'autunno e che depone tutto a favore della campagna vaccinale, capace di abbattere ricoveri e mortalità sul fronte Coronavirus. Venerdì, come al solito, il monitoraggio dell'Iss e del ministero della Salute, traccerà un quadro definito della situazione settimanale.

La situazione di oggi vede 380 nuovi positivi al Covid in Campania, su 8.042 tamponi molecolari esaminati. Il tasso di incidenza, calcolato senza tenere conto dei test anti-genici, sale al 4,72%, contro il 4 di ieri. I ricoveri in terapia intensiva crescono di due unita' e si attestano a quota 11; nessuna nuova vittima, i posti letto occupati in degenza scendono a 183 (-5).