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Violenta dipendente ventenne assunta in nero, arrestato barista a Benevento

Gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Benevento hanno arrestato un 55enne del posto, titolare di un bar: è accusato di violenza sessuale nei confronti di una dipendente ventenne, assunta in nero. La ragazza ha denunciato di essere stata aggredita nel locale, bloccata contro la lavastoviglie e costretta a subire atti sessuali.
A cura di Nico Falco
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L'avrebbe aggredita nella cucina, spinta contro la lavastoviglie e, tenendole bloccate entrambe le mani, l'avrebbe costretta a subire atti sessuali. Con l'accusa di violenza sessuale aggravata è finito in manette un 55enne originario di Torrecuso, titolare di un bar di Benevento, arrestato dagli agenti della Squadra Mobile della Questura sannita in esecuzione di un provvedimento emesso dal gip del Tribunale di Benevento. Le indagini, avviate dopo la denuncia della ragazza, che lavorava in nero nel locale, sono state condotte coordinate dalla Procura locale, retta da Aldo Policastro.

A conferma delle parole della giovane, diversi elementi raccolti nell'immediatezza dagli investigatori, che si sono avvalsi anche di alcuni filmati ripresi dalle videocamere di sorveglianza dell'attività commerciale. La ragazza, è stato ricostruito durante le indagini, lavorava nel bar nel centro di Benevento ma non aveva alcun contratto. I fatti risalgono alla mattina del 4 maggio. La vittima ha raccontato che si trovava nella cucina del bar, durante l'orario di lavoro. Il titolare l'avrebbe raggiunta, approfittando di un momento in cui non c'erano altre persone nei paraggi, e l'avrebbe immobilizzata schiacciandola contro la lavastoviglie; le avrebbe quindi bloccato entrambe le braccia, impedendole di reagire e di scappare, e l'avrebbe violentata.

"L'adozione della misura cautelare – si legge in una nota della Procura di Benevento – si è resa indispensabile in quanto, oltre alla gravità dei fatti e alla gravità indiziaria, è stata ritenuta la sussistenza di un concreto ed attuale pericolo che l'indagato possa commettere nuovi fatti di reato della stessa indole, avendo il gip ritenuto l'indagato aduso ad approfittare del contesto lavorativo per porre in essere condotte satisfattive dei suoi istinti sessuali contro la volontà delle vittime": in altre parole, per gli inquirenti l'uomo avrebbe potuto violentare anche altre ragazze, sempre approfittando della sua posizione.

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