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Guerra in Ucraina

Vincenzo De Luca e la guerra: è l’Orsini della politica, anche se i suoi video social non fanno più miracoli

Vincenzo De Luca sempre più polemico sulla guerra in Ucraina: i suoi monologhi video del venerdì ormai solo contro Nato e Zelensky (anche se ammette gli errori della Russia).
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Il presidente del Consiglio Europeo, Charles Michel? «Da affidare ai servizi sociali». La politica del petrolio del governo di Mario Draghi? Niente da fare: «Prima di due anni non arriva nessuna fornitura energetica in Italia, se si bloccano quelle della Russia siamo in ginocchio».

«Stiamo inondando l'Europa di mistificazioni», dice Vincenzo De Luca che trasforma la diretta video del venerdì in un monologo politico-strategico sulla guerra della Russia all'Ucraina. Le posizioni e le argomentazioni sono molto simili a quelle del docente dell'università privata Luiss, il napoletano Alessandro Orsini, più volte finito nel turbinìo delle polemiche social per le sue sortite televisive nella trasmissione di Raitre, "Cartabianca".

Col tono greve, sarcastico e paradossale, il presidente della Regione Campania, smessi i panni di sferzante produttore d'ordinanze anti-Covid (anche se la prossima è in lavorazione, è quella sulle mascherine obbligatorie) da qualche mese continua a macinare opinioni sulla guerra dell'Est. È strutturato politicamente, ha una sua idea, inizia con la Crisi dei missili a Cuba, Kennedy e Krusciov, continua con Israele e le alture del Golan in Siria e via, fino alle guerre di Bush, all'Iraq e l'Iran.  «Ci sono equilibri di potere nel mondo che vanno considerati», afferma sicuro come il più scafato degli analisti. Affonda per l'ennesima volta: «La Russia è colpevole, ma nessuno è innocente. È stata data vita ad una guerra preventiva, metodo introdotto da Bush».

«Devo sfogarmi perché mi viene il male al fegato – afferma – provo un rilevante fastidio a seguire le vicende della guerra, continuo a registrare una valanga di follia di conformismo che sta praticamente eliminando ogni spazio per la ragione critica». E poi di nuovo sul premier ucraino Zelensky: «Un coraggioso malato di irresponsabilità, visto che ad oggi ha proposto il blocco delle forniture energetiche e la terza guerra mondiale». Le sortite guerresche di Vincenzo De Luca dal punto di vista social non sono per niente apprezzate o seguite come quelle sul Covid-19. Raggiunge a stento il migliaio di spettatori in real time, nulla a che vedere coi tempi in cui faceva numeri da pop star parlando di "cinghialoni" e "lanciafiamme".

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