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In 25mila alla manifestazione per la Pace voluta da De Luca, quasi tutti studenti portati dalle scuole coi bus

Tanti studenti portati coi bus pagati dalla Regione Campania alla manifestazione per la pace voluta da De Luca in piazza Plebiscito a Napoli.
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Oggi in piazza Plebiscito a Napoli si sono ritrovati circa 25mila ragazzi, provenienti da scuole di tutta la Campania, soprattutto dalla provincia di Napoli, con oltre 430 bus arrivati dalle prime ore del mattino. Obiettivo, aderire alla mobilitazione «Cessate il fuoco» organizzata dalla Regione Campania di Vincenzo De Luca allo scopo di sensibilizzare la popolazione sulla guerra della Russia in Ucraina.

«Fermare l'atomica», l'altoparlante che fa risuonare "Russians", capolavoro di Sting ai tempi della Guerra Fredda Usa-Urss (forse ignoto ai ragazzi di oggi), in piazza anche molti rappresentanti di associazioni, tanti gonfaloni dei Comuni ma soprattutto gli studenti chiamati a scendere in piazza da una contestatissima lettera della Regione Campania che addirittura forniva linee guida su striscioni e possibili bandiere. A proposito di quest'ultime: c'erano le bandiere arcobaleno della pace, consegnate da addetti della Protezione civile ai ragazzi.

Al centro della piazza allestito un palco da concerti, in apertura una lettera inviata dalla senatrice Liliana Segre, letta dall'attrice Tosca D'Aquino. La presentatrice dell'iniziativa, Veronica Maya, salendo sul palco invita tutti a urlare "cessate il fuoco".

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Sul palco nessun politico. Comunità ucraina non partecipa

L'inizio degli interventi in programma è stato preceduto da un video con le immagini di guerra dell'ultimo secolo e che si è concluso con tre fotogrammi, quello del Ghetto di Roma e del rastrellamento dei bambini ebrei, quello delle Quattro giornate di Napoli, con l'inizio della liberazione dell'Italia dal fascismo, per concludersi con il filmato, diventato virale su Twitter, Instagram e TikTok, della una cantante iraniana che cantava ‘Bella ciao‘ in persiano. Un'asta con tre bandiere accanto al palco: quella della Russia, una della pace e una dell'Ucraina.

Sacerdoti, studenti, attivisti sul palco ma non politici, per espressa richiesta della Regione che ha chiesto anche di non esporre bandiere politiche. Oltre alla Conferenza episcopale campana, ci sono anche Cgil e Uil, mentre la Cisl non ha preso parte alla manifestazione, che ha diviso anche il mondo della politica. Il  Pd e parte del M5s e di Italia viva si sono presentati, c'erano anche Michele Emiliano e il figlio di De Luca il parlamentare Pd Piero.  Presente il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi; assente il console d'Ucraina a Napoli che non ha aderito alla mobilitazione.

De Luca in piazza
De Luca in piazza

La protesta dei collettivi di studenti di sinistra

C'è stata anche la protesta dei collettivi degli studenti: alcuni hanno esposto striscioni contro l'alleanza scuola-lavoro, altri hanno diffuso una nota contro De Luca:

Ci sembra particolarmente ipocrita la postura del governatore e del Partito democratico in generale: da febbraio ad oggi non hanno fatto altro che parlare di armi, bollando come putiniano chi poneva quella diplomatica come unica soluzione possibile del conflitto in corso, come mai adesso questi signori scalpitano parlando di pace?

Il Partito democratico nella fattispecie in questi mesi non ha fatto altro che ribadire che era necessario solo ed unicamente inviare armi, come mai adesso spinge per risoluzione pacifica del conflitto?

Ci pare un po' opportunistico, forse si tratta di una tattica alquanto goffa per recuperare il disastro elettorale dello scorso settembre.

Le parole di De Luca e l'attacco della Lega

De Luca non sale e non prende la parola. Parla però coi giornalisti:

È un messaggio di pace che arriva da Napoli, noi abbiamo difeso l'Ucraina dall'invasione russa e armato l'Ucraina per consentire a questo paese di difendersi.

Abbiamo dato risorse militari, finanziarie e dopo 8 mesi noi registriamo una situazione di estrema pericolosità, continua il bagno di sangue ma soprattutto si parla di armi atomiche non più come ipotesi lontana ma concreta di evoluzione della guerra.

Arrivano ovviamente le critiche, sono quelle della Lega che aveva sollevato la questione dei soldi spesi (300mila euro stanziati) per pagare i torpedoni e affollare la piazza di studenti, oggi. A parlare è Severino Nappi, capogruppo della Lega in Consiglio regionale che definisce l'evento «una gita»:

Le immagini che ci giungono da piazza del Plebiscito testimoniano quanto abbiamo ripetuto per settimane e cioè che il candidato segretario del Pd Vincenzo de Luca, con le sue circolari di stampo sovietico ai dirigenti scolastici, è riuscito a svuotare le scuole della Campania.

L'inutile parata di De Luca un risultato lo ha già prodotto: garantire agli studenti un ponte lungo coi soldi dei cittadini.

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