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Omicidio Rosa Gigante, mamma di Donato De Caprio

Uccisa la madre del tiktoker Donato, il marito della vicina: “Perdono, per me Rosa era come una mamma”

Stefania Russolillo avrebbe confessato l’omicidio dell’anziana al marito, che ha allertato la Polizia. Il racconto dell’uomo dei tragici momenti del 18 aprile.
A cura di Nico Falco
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"Lory, Lory, ho fatto un guaio. Ho ammazzato la signora Rosa". Con queste parole Stefania Russolillo, in carcere per l'omicidio di Rosa Gigante, la madre del tiktoker e salumiere Donato De Caprio, lo scorso 18 aprile avrebbe confessato di avere ucciso l'anziana al marito, che immediatamente allertò le forze dell'ordine. A raccontare questo particolare è lo stesso uomo, che per la prima volta ha rotto il silenzio dopo quel giorno.

La donna, 73 anni, venne ammazzata nella sua abitazione di via Sant'Aniello, a Pianura, periferia Ovest di Napoli. I poliziotti della Squadra Mobile, durante i primi accertamenti, appurarono che sul corpo erano presenti una ferita alla testa e dei segni di bruciature; con tutta probabilità c'era stato un tentativo di bruciare il cadavere usando del liquido infiammabile. Attorno al collo l'anziana aveva un tubo da aerosol; si dovrà attendere l'esito dell'autopsia, ma è verosimile che sia stato proprio quello l'arma del delitto. Ai poliziotti la Russolillo non ha confermato la confessione, ha fatto un passo indietro: ha raccontato di avere litigato con Rosa Gigante, di essere stata aggredita e di averla spinta, ma ha affermato di non ricordare nulla di quello che poi era successo nell'abitazione, di avere come un black out fino al momento in cui era già sulle scale del palazzo.

Il marito di Stefania Russolillo ha parlato alle telecamere de La Vita in Diretta su Rai1, ripercorrendo quei tragici attimi:

A me si è fermata la vita là, da quel giorno del 18 aprile si è fermata la mia vita. Ho perso tutto. Stefania rientrò in casa e venne nella stanzetta di mio figlio dove io stavo facendo questa video-lezione. Stava così stressata, tremava, e mi disse "Lory, Lory, ho fatto un guaio". Che guaio hai fatto?  Io la vidi che stava graffiata sul viso. ‘Ho fatto un guaio, ho fatto un guaio, io ho ammazzato la signora Rosa'. In quel momento mi è caduto il mondo addosso. Stavo malissimo, mi trovavo in un'altra realtà

Secondo alcune testimonianze, tesi sostenuta anche da Hilarry Sedu, avvocato della famiglia De Caprio, la Russolillo sarebbe stata insieme a un'altra persona nei momenti dell'omicidio. Prosegue il marito:

Me l'ha detto questo vicino, me l'ha confessato di questa cosa, però diciamo stanno facendo ancora delle indagini, stanno ancora verificando, perché si parla, come ho sentito, che ci sta qualche altra persona che stava insieme a lei, una terza persona. Se mi sono sentito chiamato in causa? No, però il pensiero delle persone, la gente dico io, è una disgrazia, che vi devo dire?

Dopo l'omicidio l'uomo e il figlio hanno lasciato l'abitazione di via Sant'Aniello, la casa è stata poche ore dopo occupata abusivamente da una ragazza del quartiere, col sostegno dei vicini di casa. L'uomo ha chiesto scusa per l'accaduto, rivolgendosi ai familiari della vittima:

Io mi stringo al dolore di Donato e di tutta la sua famiglia, lo so quello che stanno passando, che stanno male per la situazione, è una cosa gravissima perdere una mamma in quelle condizioni. Chiedo scusa ancora alla famiglia di Donato di tutto quello che è successo, lo so che è molto difficile, però chiedo scusa umilmente, mi trovo in una situazione… perdono, che cosa gli devo dire? Perché per me la signora Rosa era anche come una mamma.

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