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“Tua figlia ha fatto un incidente, dammi i soldi”, 16enne tenta truffa ad anziano. Lui non ci casca

Fallisce l’ennesimo tentativo di truffa ai danni di un anziano sull’isola di Ischia. Nei guai un 16enne, beccato per la seconda volta in due mesi.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Immagine di repertorio
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Si finge avvocato e cerca di truffare un anziano chiedendogli dei soldi e inventando la storia di un presunto incidente stradale causato dalla figlia. La ragazza sarebbe stata trattenuta in caserma e sarebbe servito del denaro contante per pagare una sorta di cauzione. Questo il succo della storia, ovviamente falsa, raccontata al povero anziano di Barano d'Ischia, che però non ci è cascato. E, appena chiusa la telefonata, ha contattato il 112 e chiamato i carabinieri. Nei guai un 16enne del centro storico di Napoli, beccato per la seconda volta nel tentativo di raggirare un anziano nel giro di due mesi.

La truffa del finto-nipote e le sue varianti

Il copione è quello molto simile alla classica truffa del finto-nipote, che ormai conta tantissime varianti, ma che di solito prende di mira, purtroppo, persone molto anziane, sperando di poterle raggirare facendo leva sui loro affetti più cari. Il tentativo di truffa, però, in questo caso, per fortuna, non è andato a buon fine, anche grazie alla massiccia campagna di informazione che le forze dell'ordine, e i carabinieri in primo luogo, hanno avviato già da tempo contro questi tentativi subdoli.

Il 16enne è stato denunciato per la seconda volta

Carabinieri e vittima, questa volta, sono riusciti a scongiurare l'ennesima truffa. Il 16enne è stato denunciato per aver tentato di ingannare un anziano. Il giovane napoletano ha raccolto due denunce in poco meno di 2 mesi, sempre per lo stesso reato. Truffa agli anziani, questa volta solo tentata grazie al tempestivo intervento dei Carabinieri della compagnia di Ischia e all’arguzia del bersaglio.

Il copione è nel ventaglio delle truffe già conosciute. Telefonata di presentazione e avvocato che racconta di un incidente stradale causato dalla figlia della vittima, ora trattenuta in caserma. Necessaria per risolvere le pratiche preliminari una sorta di cauzione in denaro contante che un rappresentante dello studio legale avrebbe di lì a breve recuperato a domicilio. Senza altri scomodi.

L’uomo, prima di accodarsi al lungo elenco di persone ingannate da sedicenti avvocati-carabinieri-corrieri, ha ricordato l’appello dei veri Carabinieri a non fidarsi di richieste di denaro fuori dal comune. Ha lasciato che l’interlocutore concludesse la sua messinscena telefonica e quando ha riagganciato ha digitato 112 sul tastierino. I carabinieri della stazione di Barano e quelli dell’aliquota operativa ischitana erano già posizionati quando il 16enne si è presentato e ha tentato di entrare nel palazzo. Per lui una denuncia (la seconda dopo quella di giugno scorso) e il sequestro del cellulare.

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