“Tre tassisti, nessuno ha voluto portarmi a Fuorigrotta”: lo sfogo di una cittadina napoletana

Lasciata "a terra" da alcuni tassisti perché "hanno capito non fossi una turista, ma una normale cittadina che doveva tornare a casa sua, a Fuorigrotta". Questo lo sfogo di Alessia (nome di fantasia), che subito dopo ha contattato Fanpage.it per raccontare la sua disavventura, avvenuta al Molo Beverello di Napoli, dopo essere rientrata dalle isole del Golfo.
"Mi hanno vista col trolley, si sono subito avvicinati", ha raccontato, "ma appena ho risposto in italiano sono iniziati i problemi. E quando ho detto che dovevo tornare a casa mia, a Fuorigrotta, è finita", spiega ancora Alessia a telefono con Fanpage.it, poco dopo la sua disavventura. "Hanno iniziato a rimbalzarmi a vicenda: c'era prima il collega, no c'era prima l'altro. E nessuno che volesse fare la tratta. E non è la prima volta".
Secondo Alessia, il problema sarebbe dovuto al fatto che le corse verso Capodichino e la Stazione Centrale, tipiche richieste dei turisti che sbarcano dalle isole, per loro sarebbero più remunerative, tra tariffe fisse e bagagli. "Appena detto che dovevo andare a Fuorigrotta, il loro atteggiamento era mutato. Ho chiesto a tre dei tassisti presenti, mi hanno rimbalzata l'uno con l'altro, mancandomi anche di rispetto", ha spiegato Alessia. "Quando poi ho tirato fuori il telefonino per filmare la cosa, uno di loro ha iniziato anche a insultarmi. Alla fine, me ne sono andata a prendere l'autobus, e sono tornata a casa con quello".
Alessia racconta ancora a Fanpage.it che "posso anche capire che a livello economico, a loro convenga più trasportare il turista che il cittadino. Ma i tassisti forniscono comunque un servizio pubblico. Non possono rifiutarsi di effettuare una corsa, peraltro in città, nessun percorso "strano" o particolare. Sono una cittadina come tutti, non mi sembra così irrazionale pretendere di pagare una corsa e tornare a casa".