Terremoto 4.6 nei Campi Flegrei, l’Ingv: “La scossa è stata attutita dal mare”

Insieme a quella registrata nel marzo scorso, la scossa di terremoto di magnitudo 4.6 che si è verificata ieri, lunedì 30 giugno, nei Campi Flegrei è stata la più intensa mai registrata nella caldera. Non solo: la localizzazione della scossa in mare – al largo di Bacoli – ha fatto sì che l'evento sismico venisse avvertito in maniera meno intensa sulla terraferma, come ha spiegato Francesca Bianco, direttrice dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), in una intervista a Repubblica. Secondo la dottoressa Bianco la scossa "essendo localizzata in mare e a una profondità di 3,9 chilometri, maggiore del solito, non ha provocato uno scuotimento del terreno particolarmente violento".
La direttrice dell'Ingv ha parlato, poi, anche del costone franato sull'isolotto di Punta Pennata, di fronte alla spiaggia dello Schiacchetiello, una delle insenature più note di Bacoli. "Si sono registrate piccole frane nell’isola di Punta Pennata. Non è la prima volta che assistiamo a un collasso di roccia per le scosse dei Campi Flegrei. Oltre che per i turisti, si tratta di eventi pericolosi per chi passa sotto con le barche. Prendere provvedimenti è competenza del sindaco di Bacoli, non del nostro ente, che sta facendo i sopralluoghi con la Guardia Costiera, ma a Stromboli ad esempio è in vigore un divieto di avvicinamento. È proibito scendere sotto al miglio di distanza dalla Sciara del Fuoco" ha detto Francesca Bianco.