Striscione di insulti verso gli studenti del liceo “rivale”, polemiche a Benevento

Uno striscione discriminatorio è apparso all'esterno del Liceo Scientifico Rummo di Benevento: insulti rivolto verso i "rivali" del Liceo Giannone, sempre nel capoluogo sannita. Le offese nate per il memorial che, dal 2015, si svolge tra i due licei sotto forma di gara di calcio, per ricordare la docente Rita Severino, scomparsa dieci anni fa. Uno striscione che ha fatto divampare le polemiche, sebbene sia stato immediatamente rimosso.
Mastella: "Il confine tra goliardia e pessimo gusto è stato superato"
"Il confine tra la rivalità goliardica e l’insulto di pessimo gusto è stato superato nel caso dello striscione apparso al liceo Rummo", commenta il sindaco sannita Clemente Mastella, "La canzonatura è un conto e diverte, l’offesa è un’altra perché contamina tutto. Esprimo dunque una condanna netta per questo episodio. Mi amareggia ulteriormente la circostanza: la memoria della prof Rita Severino, che è stata esempio di mite sagacia formativa, merita ben altro che scritte sguaiate e maleducate. I licei Giannone e Rummo", ha concluso Mastella, "sono patrimonio prezioso del panorama formativo cittadino e il loro storico, riconosciuto prestigio è il più efficace colpo di spugna per cancellare la scritta e la vicenda".
L'istituto Rummo: "Prendiamo le distanze, danneggiata anche la nostra immagine"
"Gli studenti tutti del Liceo Scientifico "G. Rummo" condannano fermamente il contenuto dello striscione esposto nei pressi dell’Istituto il giorno 12 dicembre. Ci dispiace profondamente che il comportamento sconsiderato di pochi abbia danneggiato un momento di socializzazione, oltre all’immagine della nostra scuola, che si è sempre impegnata a combattere ogni forma di discriminazione". Così in una nota, il Liceo Rummo prende le distanze dallo striscione apparso al suo esterno.
Dall'istituto fanno anche sapere che "il significato del Memorial al quale avremmo dovuto partecipare è tutt’altro: celebrare il ricordo della professoressa Rita Severino, che rappresenta una figura di collegamento ideale tra le due scuole. Questo tipo di comportamento mortifica il ricordo della professoressa e svilisce il valore di quello che avrebbe dovuto essere un momento di “rivalità”, ma solo sul campo da gioco.
Noi rappresentanti", prosegue la nota, "abbiamo provveduto tempestivamente a prendere le distanze dall’accaduto, pubblicando una storia su Instagram e facendo rimuovere lo striscione pochi minuti dopo l’affissione. Nelle scuole della nostra città non c’è spazio per il sessismo e l’omofobia, per questo, il 17 dicembre, svolgeremo un’assemblea d’istituto straordinaria, e il tema principale del confronto tra noi studenti sarà proprio una riflessione sull’accaduto".