Spari tra la gente a Torre Annunziata, arrestati fratelli di 20 e 16 anni: contestata l’aggravante mafiosa

Avrebbero aperto il fuoco nel centro di Torre Annunziata (Napoli), in pieno giorno, in un'area densamente frequentata, nonostante la presenza di pedoni e automobilisti: è l'accusa di cui dovranno rispondere i due fratelli di 20 e 16 anni arrestati dalla Polizia di Stato in esecuzione di una ordinanza cautelare emessa su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia. I reati, ovvero detenzione e porto illegali di armi e pubblica intimidazione con l'uso di armi, sono contestati con l'aggravante del metodo mafioso: l'episodio si inquadrerebbe nei conflitti in atto tra clan della zona.
L'ordinanza nei confronti del maggiorenne, emessa dal gip del Tribunale di Napoli, è stata eseguita oggi, 11 giugno, dalla Squadra Mobile della Questura e dal commissariato di Torre Annunziata.
Gli spari in centro a Torre Annunziata
I fatti risalgono al 9 marzo 2025, quando c'era stata una sparatoria lungo il corso Vittorio Emanuele III, nei pressi dell'incrocio con via Cavour; i proiettili erano stati esplosi contro il portone di uno stabile. Era successo di mattina, quando tutti i negozi erano aperti e per strada c'erano passanti e automobilisti.
I conflitti tra i gruppi di camorra
Quello degli spari sul corso Vittorio Emanuele III era stato il terzo episodio criminale in zona nel giro di una manciata di giorni. La sera del 5 marzo un pregiudicato era stato ferito nel Rione Provolera; raggiunto all'inguine da un proiettile, il 30enne era stato portato al Pronto Soccorso di Castellammare di Stabia, dove i medici avevano escluso il pericolo di vita. Nella notte successiva una bomba una bomba era stata fatta esplodere davanti ad un centro scommesse di via Vittorio Veneto.