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Sottufficiale della Marina morto a 59 anni a causa dell’amianto: oltre 1 milione di euro alla famiglia

Il sottufficiale della Marina Militare Camillo Limatola, napoletano, è morto il 1° agosto del 2013 a 59 anni per un mesotelioma dovuto alla prolungata esposizione all’amianto sul lavoro.
A cura di Valerio Papadia
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Immagine di repertorio
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Un risarcimento cospicuo è stato riconosciuto alla famiglia di Camillo Limatola, napoletano, sottufficiale della Marina Militare italiana morto a 59 anni il 1° agosto del 2013 a causa dell'amianto: il Tribunale di Roma ha condannato il Ministero della Difesa a risarcire la famiglia del marinaio con 1 milione e 300mila euro, dal momento che il 59enne è deceduto a causa di un mesotelioma dovuto alla prolungata esposizione all'amianto sui luoghi di lavoro. A rendere nota la sentenza è stato l'ONA, l'Osservatorio Nazionale Amianto, presieduto dall'avvocato Ezio Bonanni, che parla di una "sentenza fondamentale per il riconoscimento anche del danno psicologico sofferto dai familiari delle vittime".

Nella sentenza emessa lo scorso 27 luglio, il giudice riconosce la massiccia presenza di amianto "negli ambienti in cui il Limatola ebbe a svolgere servizio sia a bordo delle navi in cui fu imbarcato". Il sottufficiale della Marina Militare Camillo Limatola, dal 1973 al 1978 è stato impiegato nella base de La Maddalena, per poi passare alla base di Napoli, città della quale era originario e dove attualmente vive ancora la sua vedova; dopo, fu imbarcato sull'incrociatore Vittorio Veneto. Nel 2011, purtroppo, gli venne diagnosticato il mesotelioma che, nel 2013, non gli ha lasciato scampo.

"Anche nella sede della base della Marina Militare di Napoli – si legge nella sentenza con la quale è stato riconosciuto il risarcimento alla famiglia – il minerale era stato ampiamente utilizzato, sia in forma compatta che fibrosa, ed anche in questa sede il personale lavorava senza adeguata protezione. La situazione della base di Napoli è stata peraltro confermata dalla documentazione di indagine della Procura della Repubblica di Padova".

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