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Sorpresi a smontare una Panda rubata: i pezzi erano destinati al mercato nero dei ricambi

Sorpresi a smontare una Fiat Panda rubata: quattro arresti nel Casertano, sono ai domiciliari. Devono rispondere di concorso in iciclaggio.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Stavano smontando un'automobile rubata, i cui pezzi sarebbero finiti sul mercato nero dei ricambi: ma i carabinieri hanno fatto irruzione e li hanno arrestati tutti. La vicenda è accaduta a Carinola, nel Casertano, all'interno di una casa colonico nella frazione Nocella. Si tratta di quattro persone tutte della provincia casertana: un 35enne, un 39enne ed un 50enne di Grazzanise, nonché di un 37enne di Casal di Principe. Sono tutti italiani, e sono stati denunciati per concorso in riciclaggio.

I quattro erano in abiti da lavoro, sporchi di grasso e con strumenti di lavoro di vario tipo al momento dell'irruzione: stavano "lavorando" su una Fiat Panda di colore nero, da poco rubata da ignoti e già priva di targhe. I carabinieri ne hanno seguito il percorso dopo il passaggio ai rilevatori, arrivando così nella casa colonica (uno degli edifici molto diffusi delle zone rurali della Campania, che prende il nome perché abitati fino al secolo scorso dai coloni, ovvero da coloro che lavoravano la terra attraverso la stipula di un contratto di mezzadria con il proprietario dei terreni stessi, ndr).

I quattro, alla vista dei carabinieri di Trentola Ducenta, non hanno opposto resistenza: hanno lasciato gli attrezzi e si sono consegnati ai militari dell'Arma. Portati agli arresti domiciliari, dovranno rispondere di concorso in riciclaggio. Sequestrati nel corso dell'operazione parti meccaniche e di carrozzeria di numerose automobili, oltre ad attrezzi di vario tipo idonei allo smontaggio dei veicoli. Si indaga ora per cercare di risalire agli autori materiali del furto e alla "destinazione finale" dei pezzi di ricambio.

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