Si emoziona perché sta facendo il vaccino Covid, infermiera ha sbalzo di pressione: sotto osservazione in ospedale

Probabilmente lo stress e una emozione di troppo per aver ricevuto il tanto atteso vaccino anti-Covid, le hanno fatto sbalzare in alto la pressione arteriosa. La vicenda è accaduta all'ospedale San Giuseppe Moscati di Avellino: protagonista è una delle infermiere che si è sottoposta lo scorso 27 dicembre al vaccino Pfizer-BionTech per il Covid. Nulla di allarmante per la donna, che dopo i consueti 15 minuti di osservazione post-iniezione, non ha riscontrato (come gli altri colleghi) nessun sintomo avverso.
La vicenda, da quanto apprende Fanpage.it da fonti ospedaliere, non ha avuto epilogo preoccupante. La donna, che lavora nel reparto di Anestesia e Rianimazione dell'ospedale San Giuseppe Moscati di Avellino, fa parte del personale ospedaliero che si è sottoposto alla vaccinazione lo scorso 27 dicembre, giorno del V-Day, la giornata europea del vaccino contro il Coronavirus. Forse complice l'emozione, la donna ha avuto un lieve innalzamento della pressione, un effetto che non fa parte neppure degli effetti collaterali possibili per il vaccino (che, al contrario, prevede come possibile effetto collaterale l'esatto opposto, ovvero un lieve abbassamento della pressione).
Nessun allarmismo né altre conseguenze hanno avuto seguito dopo l'evento: la donna è rimasta in osservazione come tutti gli altri sottoposti al vaccino per circa 15 minuti, per monitorare l'eventuale insorgere di reazione allergiche o effetti collaterali, per poi lasciare la postazione. Finora non si sono registrati casi di questo tipo, né ad Avellino né in generale in tutta la Campania. Stessa situazione anche altrove. Nel frattempo, in queste ore sono arrivate le altre dosi di vaccino per la Campania che saranno somministrate a personale medico e sanitario tra il 31 dicembre 2020 ed il 1° gennaio 2021: attualmente, circa il 90% del personale campano ha dato disponibilità alla somministrazione, visto che al momento non sussiste l'obbligatorietà.