Roberto Fico incontrerà gli alleati alle Regionali. Ma quello che gli serve è un incontro con Vincenzo De Luca

«Quanto può durare così?». È quello che si chiedono un po' tutti, nel campo largo del centrosinistra, parlando di Roberto Fico, candidato alla presidenza della Regione Campania nel posto oggi occupato dall'uscente Vincenzo De Luca. Quand'è che i due si parleranno, discuteranno, si faranno fotografare insieme, se non d'amore e d'accordo ma almeno stringendosi la mano?
Chi se la passa peggio, oggi (ma lo aveva abbondantemente messo in preventivo) è Piero De Luca, figlio del governatore e segretario in pectore del Partito Democratico in Campania. Deve tenere per conto dei Dem i contatti con il candidato e allo stesso tempo col padre, attualmente il principale critico della candidatura, più perfino del centrodestra (che un candidato non lo ha ancora). De Luca junior rispondendo a domande proprio su quest'argomento ha abbozzato: «Tra Vincenzo De Luca e Roberto Fico c'è una dialettica fisiologica» dice. Sarà, ma toccherà a lui farli sedere allo stesso tavolo. Ci riuscirà? «Io lavorerò – dice il parlamentare Dem – e tutte le forze politiche lavoreranno per trovare una sintesi programmatica sui temi, sui contenuti, sui progetti, sui programmi di lavoro per i prossimi anni in Regione».
Oggi Fico ha annunciato il vertice del campo largo: presumibilmente già dalla prossima settimana Pd, Movimento Cinque Stelle ma anche Alleanza Verdi e Sinistra, tenuta ai margini di ogni discussione in questa fase, dovranno lavorare ad un programma comune: «Nelle prossime ore convocheremo un tavolo per discutere insieme nel dettaglio i temi e gli obiettivi che saranno al centro di un programma condiviso».
Il tema – su questo sono d'accordo sia nel M5s che nel Pd – è la necessità di un incontro fra presidente uscente e candidato presidente. «Per ora stiamo facendo il gioco del silenzio – dice un esponente democratico – ma non è possibile andare avanti così, facendo finta di nulla ad ogni accusa mossa da De Luca a Fico e alle nostre scelte che, lo ricordo, vedono fra i protagonisti anche il figlio». Nel Movimento c'è la consegna del silenzio: «Roberto per ora ci ha chiesto di non esporci su questo argomento. Certo che se continua così nessuno ci fa bella figura».