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Riforma Municipalità a Napoli, tagliati gli stipendi dei politici: i consiglieri da 30 a 24, dimezzati assessori

Pronta la riforma delle Municipalità per tagliare i costi dei politici. Saranno ridimensionati i consigli locali. Decurtati anche gli stipendi.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Immagine di repertorio
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Scure sui costi della politica a Napoli. Parte la riforma delle Municipalità per tagliare le spese. I consiglieri municipali scenderanno da 30 a 24. Dimezzati gli assessori, che passeranno da 4 a 2. Ridotti anche gli stipendi: il tetto massimo dei gettoni scende da 28 a 20 al mese. I consiglieri non potranno più scegliere di trasformare i gettoni in indennità di funzione. Questi alcuni dei punti principali della riforma dei 10 parlamentini napoletani contenuta nella delibera di proposta al consiglio, firmata dal sindaco Gaetano Manfredi e dagli assessori al Bilancio, Pier Paolo Baretta, e al’Assessore al Turismo e Attività produttive con delega alle Municipalità e al Decentramento, Teresa Armato. 

Il documento – Fanpage.it ha potuto prendere visione della bozza – dovrebbe essere approvato in giunta oggi, giovedì 25 settembre, e arriva a seguito di una lunga riflessione in consiglio comunale, durata oltre un anno, per contenere i costi della politica. Consigli e giunte delle 10 Municipalità nel 2024 sono costati oltre 7 milioni di euro. Più del doppio di quanto costavano le Municipalità nel 2019, 5 anni prima: 3,3 milioni. Costi lievitati a seguito di una riforma istituzionale che in tutt'Italia ha aumentato gli stipendi dei sindaci e, a cascata, quelli di tutti gli altri politici locali, che sono calcolati sulle indennità dei primi.

Presidenti e assessori percepiscono una indennità mensile per la loro attività politico-istituzionale, stabilita dal Ministero dell'Interno. Per i presidenti è di circa 65mila euro lordi all'anno (comprensivi di Irap), per un netto di circa 4.230 euro al mese. Gli assessori circa 44mila euro lordi all'anno, per una indennità di 3mila euro al mese circa. I consiglieri, invece, prendono un gettone di presenza in base alla partecipazione a commissioni e consigli municipali (fino ad un massimo di 28 gettoni al mese), da circa 35 euro l'uno, per un totale di 960 euro mensili.

La misura arriva anche dopo l'inchiesta della Corte dei Conti su rimborsi e gettoni delle commissioni delle Municipalità delle ultime settimane. La procura contabile, infatti, ha avviato accertamenti, come anticipato da Fanpage.it, sul possibile abuso delle convocazioni delle commissioni. La Guardia di Finanza ha sequestrato i verbali ed assistito alle riunioni nei parlamentini. Sotto i riflettori, in particolare, i rimborsi che il Comune paga ai datori di lavoro dei consiglieri a contratto a tempo indeterminato o determinato. Cifre che hanno un tetto massimo di 1000 euro al mese circa.

La delibera della riforma delle Municipalità di Napoli

Ma cosa prevede la delibera della riforma delle Municipalità? In concreto, il provvedimento va a modificare lo Statuto del Comune di Napoli. Sul numero dei consiglieri municipali, il nuovo testo prevede che “Il Consiglio della Municipalità è composto dal Presidente del Consiglio della Municipalità e da ventiquattro consiglieri". Non più 30, quindi, come oggi.

Mentre viene ridimensionata anche la giunta Municipale, ossia l'organo esecutivo, che sarà "composta dal presidente, che la presiede, e da due assessori nominati dal presidente, di cui uno, con la funzione di vice presidente scelto esclusivamente tra i consiglieri, ed il restante, nominato anche al di fuori dei componenti del Consiglio tra i cittadini in possesso dei requisiti di candidabilità, eleggibilità e compatibilità alla carica di consigliere. La carica di assessore è incompatibile con quella di consigliere. Il componente della Giunta con le funzioni di Vice Presidente conserva la carica di consigliere. La nomina degli assessori da parte del presidente deve garantire in ogni caso, la rappresentanza dei due sessi. Ad ogni assessore è assegnata dal presidente una delega specifica nell’ambito delle competenze peculiari della Municipalità”.

Attualmente gli assessori municipali, invece, sono 4 per ogni parlamentino: uno scelto tra i consiglieri eletti e 3 nominati esternamente dal presidente.

Per quanto riguarda gli stipenti, al Presidente della Municipalità sarà "corrisposta un’indennità mensile di funzione pari al 50% di quella spettante agli assessori comunali”. Agli Assessori, incluso quello con funzioni di vice presidente, "un’indennità mensile di funzione pari al 50% di quella prevista per il presidente”. “Ai consiglieri è attribuito per l’effettiva partecipazione alle riunioni dei consigli e delle commissioni, formalmente convocate, un gettone di presenza pari al 50% di quello attribuito ai consiglieri del Comune. A ciascun consigliere potrà essere riconosciuto un limite massimo di 20 gettoni di presenza mensili”.

Quando parte il taglio degli stipendi dei politici

La riforma entrerà in vigore "in occasione del primo rinnovo degli organi delle municipalità, contestuale al rinnovo del Consiglio Comunale. Le modifiche di cui ai restanti punti entreranno in vigore dalla data di esecutività delle modifiche statutarie".

A Palazzo San Giacomo da tempo si valutava una riforma dei costi delle Municipalità. Ad agosto 2024, l'assessore ai parlamentini e il Presidente della Commissione paritetica revisione dello Statuto e dei regolamenti – Riforma delle Municipalità per lo sviluppo partecipato locale, hanno invitato i Direttori di Municipalità e il Servizio Coordinamento delle Municipalità e Decentramento a provvedere all’adozione di un atto gestionale ricognitorio della spesa correlata agli emolumenti.

Nel parere del ragioniere generale sui costi per gli anni 2024/2026 è stato "segnalato che la spesa pagata per indennità e gettoni di presenza per i componenti degli organi municipali è raddoppiata a seguito dell’entrata in vigore della legge di bilancio 2022 (Legge 30 dicembre 2021, n. 234), in applicazione della quale il Comune di Napoli ha attuato un incremento delle indennità di funzioni del sindaco e delle correlate indennità del vicesindaco, degli assessori e del presidente del consiglio comunale, con progressivo aumento anche degli emolumenti degli organi delle municipalità, essendo essi collegati in misura percentuale ai componenti degli organi comunali".

A ottobre 2024 il Servizio Coordinamento delle Municipalità e Decentramento assieme alle dieci Municipalità, si è attivato relazionando ai competenti Assessorati in merito all’obiettivo di contenimento della spesa per emolumenti (indennità e gettoni di presenza) degli amministratori municipali che, incidendo direttamente sull’assetto istituzionale e di governance delle Municipalità delineato dallo statuto comunale vigente, presuppone l’attivazione di percorsi amministrativi di revisione statutaria e regolamentare.

La legge 42 del 2010 aveva già portato un taglio dei costi della politica locale. Infatti, a Napoli i consiglieri comunali nel 2011 sono stati ridotti da 60 a 48 e nel 2016 sono scesi ancora a 40. Tale ridimensionamento non ha, invece, riguardato gli organi delle municipalità come disciplinati dallo Statuto e dai regolamenti dell’Ente, il cui numero di componenti è rimasto finora inalterato.

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