Ricercato romeno arrestato a Pompei: lui era in fuga, la moglie era candidata sindaco

Si è conclusa a Pompei (Napoli) la fuga di Gheorghe Pacurar, ricercato romeno, condannato a 7 anni di reclusione per evasione fiscale ed appropriazione indebita; condannato nel 2022, si era reso irreperibile dal 2020. La sua posizione era finita sui media romeni un anno fa, quando c'erano state le elezioni a Dumbrăveni, capoluogo del distretto di Sibiu, nella regione della Transilvania, in Romania: sua moglie, già consigliera comunale, era candidata sindaco.
Ricercato romeno arrestato a Pompei, deve scontare 7 anni
Pacurar era finito sotto processo nel 2017, i procedimenti a suo carico si erano conclusi nel 2022, con una condanna. Il mandato d'arresto nei suoi confronti era stato emesso nel 2020 ma il 57enne si era sottratto alle manette. Si era reso irreperibile ed era riuscito a far perdere le sue tracce fino a quando le forze dell'ordine non l'hanno localizzato a Pompei nella serata di lunedì, 22 dicembre; è stato bloccato dalla Squadra Mobile della Questura di Napoli in esecuzione di un mandato di arresto europeo e sarà estradato in Romania per scontare la pena.
La moglie candidata sindaco in Romania
L'uomo è il marito di Adriana Elena Pacurar, già consigliera comunale, che alle elezioni del 2024 si è presentata come candidato sindaco di Dumbrăveni per la coalizione di destra. All'epoca il 57enne era già inserito come ricercato sul sito della polizia romena. Contattata dai giornalisti di "Sibiu Indipendent", la donna aveva risposto che la propria fedina penale era pulita e che "ognuno vive la propria vita"; la colazione di centrodestra aveva detto al giornale romeno di avere controllato i 466 candidati e accertato che non avessero precedenti penali.