Riapre Largo Maradona ai Quartieri Spagnoli, è stato raggiunto l’accordo fra il Comune e i commercianti

Torna visibile il murale al Largo Maradona ai Quartieri Spagnoli di Napoli. Trovato l'accordo tra il Comune e i negozianti, che dopo le multe e i sequestri del 14 ottobre, avevano chiesto la regolarizzazione. Ci sarà una convenzione per la gestione dello slargo di via De Deo in partnership pubblico-privato. Palazzo San Giacomo, tramite gli uffici tecnici, provvederà nei prossimi giorni "ad emettere provvedimenti e licenza adeguate alle potenzialità del luogo e di largo Maradona. C’è grande sensibilità e disponibilità del Comune", spiega l'avvocato Angelo Pisani, che rappresenta Antonio Esposito, noto come "Bostik", uno dei gestori dei locali della piazzetta. La giunta del sindaco Manfredi varerà una delibera ad hoc per la gestione della piazza. Trovata l'intesa, già nel primo pomeriggio di oggi, lunedì 20 ottobre, i teli sono stati rimossi.
Oggi si è tenuto l'incontro tra i rappresentanti dei commercianti e l'amministrazione comunale. Al vertice hanno partecipato l’assessora al Turismo e alle Attività produttive, Teresa Armato, il direttore generale del Comune, Pasquale Granata, il presidente e il vicepresidente della Camera di Commercio, Ciro Fiola e Antonino Della Notte, tecnici e funzionari comunali. "L’iniziativa, su indicazione del sindaco Gaetano Manfredi – si legge in una nota del Municipio – ha permesso di avviare un dialogo con gli esercenti della zona con l’obiettivo di individuare percorsi di regolarizzazione. L'Amministrazione comunale ha illustrato gli aspetti formali relativi all’area, destinata ad attrezzature pubbliche".
"L’incontro – spiega Pisani – segna un primo, fondamentale passo verso un nuovo modello di gestione e valorizzazione di Largo Maradona, che non è solo un punto di riferimento per i tifosi, ma anche un simbolo identitario, culturale e spirituale della città di Napoli e del suo popolo. Il tavolo istituzionale nonostante difficoltà porterà all’approvazione delle prime misure operative, con l’obiettivo condiviso di trasformare questo straordinario patrimonio urbano in un volano stabile di legalità, sviluppo e accoglienza".
Una convenzione pubblico-privato per Largo Maradona
Alla fine la soluzione è ricaduta su una delibera che stabilirà l'accordo tra operatori privati e Comune. "Percorso – sottolinea l'Ente – già adottato per altre realtà cittadine" e che sarà formalizzato con una convenzione apposita. "Attraverso questo iter sarà possibile assegnare all'intera area un uso pubblico, destinazione conforme alle previsioni urbanistiche, nell’interesse comune dell’Amministrazione e degli operatori". Ovviamente il fine ultimo è valorizzare un'area divenuta attrattore turistico grazie all'oramai murale del giovane Mario Filardi, poi rimaneggiato dall'artista argentino Francisco Bosoletti, che ritrae Diego Armando Maradona con la maglia del Napoli.

Rimossi i teli installati per protesta ai Quartieri Spagnoli
Ora il Comune attende la presentazione del progetto da parte dei proprietari per poter formalmente avviare la procedura. Alla luce di quanto emerso nell’incontro, l’Amministrazione ha chiesto e ottenuto la rimozione dei teloni collocati per protesta e che da qualche giorno coprono la vista del murale
"Chiediamo legalità e regola per i Quartieri Spagnoli – commenta Pisani – ma la politica non pensi di poter fare i soliti giochi.ni e sfruttare Maradona. Dopo il tira e molla degli scorsi giorni, il Comune di Napoli ha accolto l’appello e ha riunito stamane intorno al tavolo tecnico gli assessori e i dirigenti competenti per discutere soluzioni concrete e immediate. Già prima dell’incontro Pisani aveva ribadito la necessità di superare l’attuale sistema, precario e frammentario, chiedendo al Comune una delibera «chiara e definitiva» per la valorizzazione del sito e la vendita continuativa e non più solo ambulante o a fasce orarie. Obiettivo: garantire un'offerta adeguata alla costante affluenza turistica e il pieno rispetto delle norme e della legalità.
"I turisti – ha concluso Pisani – non possono essere trattati come macchinette a orario. Chi visita questo luogo sacro dedicato a Maradona lo fa con passione, emozione e rispetto, e ha diritto a servizi degni del nome e della storia di Napoli. Abbiamo sempre rispettato le regole, ma quando le regole mancano, nasce il caos. Per questo chiediamo al Comune di stabilirle subito, per il bene di tutti".