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Covid 19

Riaperte le scuole in Campania: assenti 45mila alunni per Covid, 2mila classi in Dad

Riaperte oggi le scuole in Campania, ma con molte defezioni: assenti per Covid il 5% degli studenti (circa 45mila) e il 6% del personale, 2mila le classi in Dad.
A cura di Nico Falco
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Oggi, nel giorno di riapertura delle scuole dopo la sospensione dell'ordinanza regionale, mancavano all'appello circa 45mila studenti, rimasti a casa causa Covid. Lo spiega Francesco De Rosa, presidente dell'Associazione nazionale presidi per la Campania, facendo il punto sulle presenze nel primo giorno dopo la decisione del Tar che, ieri, ha bloccato l'ordinanza con cui il governatore Vincenzo De Luca aveva disposto la chiusura delle scuole con attivazione della Dad per le prossime due settimane.

La ripresa, dice De Rosa, è stata regolare in Campania, al netto di "alcune defezioni alle superiori per la protesta degli studenti. Ma al primo ciclo tutto sotto controllo". Per quanto riguarda le assenze, aggiunge, "siamo in linea coi numeri di Bianchi: 6% di assenze tra il personale, 5% tra gli alunni, cioè circa 45mila studenti non sono ancora tornati sui banchi, causa Covid". La situazione non è naturalmente omogenea, rilevate differenze anche significative tra i vari quartieri di Napoli: "A Chiaia gli assenti non superano il 2%, in altre zone arrivano anche al 10%. Circa 2mila le classi in Dad, cifra che corrisponde ad una media di 5/10% circa di classi, ma i dati si stanno ancora aggiornando".

Manfredi: "Clima di unità per non disorientare i giovani"

Per Gaetano Manfredi, sindaco di Napoli, oggi è fondamentale "lavorare in un clima di unità, altrimenti creiamo disorientamento nei giovani". Il Primo Cittadino, in merito allo scontro tra Governo e Regione sulla chiusura delle scuole in Campania, in diretta a Sky Tg24 ha ricordato che nella scorsa settimana ci sono state "moltissime pressioni da parte dei presidi" e che anche l'Ordine dei Medici "ha dato l'allarme sulla grande difficoltà di poter gestire il servizio scolastico considerando il numero di persone ammalate". L'ordinanza di De Luca, ha proseguito Manfredi, era una "risposta a queste richieste. Nel momento in cui il Governo centrale stabilisce che la priorità è quella di tenere le scuole aperte – ha sottolineato il sindaco di Napoli – anche considerando i grandi problemi che ci sono, stamattina le scuole si sono aperte, con tutte le difficoltà del caso".

De Luca: "Da Draghi nessuna risposta sul problema scuola"

Per Vincenzo De Luca l'ordinanza regionale poi sospesa dal Tar rappresentava per la scuola "due settimane di respiro, limitate alle elementari e alle primarie di primo grado, per organizzarsi al meglio", ed è stato "sconveniente che non ci sia stata una risposta di merito al problema limitato posto dalla Regione Campania" da parte del premier Mario Draghi. "Oggi – ha proseguito – avremo scuole nelle quali i bambini sono senza mascherina, perché nel frattempo le Ffp2 non sono arrivate, e mi dicono che i bambini delle elementari sono stati costretti a stare in classe con le finestre aperte, i cappotti addosso e i cappelli in testa. Si sarebbe dovuto parlare di questo".

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