Quattro ferite, lesioni sul collo: Martina Carbonaro non è morta subito, dice l’esame autoptico. Domani i funerali ad Afragola

Orrore si aggiunge ad orrore. L'idea che la piccola Martina Carbonaro, 14 anni, vittima di femminicidio per mano di un uomo di quasi 19 anni, Alessio Tucci, con cui aveva un legame, sia rimasta a terra agonizzante dopo l'aggressione a pietrate in un casolare di Afragola, Napoli, è un incubo che prende forma reale attraverso i primi responsi dell'esame autoptico sul corpo della giovane, svolto oggi martedì 3 giugno, alla presenza delle parti.
Cosa è emerso dall'autopsia su Martina Carbonaro
Dunque Martina non è morta subito ma dopo un'agonia. Il dato non viene reso noto per scioccare una comunità e una famiglia già devastate, ma perché conferma una aggravante sull'assassino, reo confesso: quella della crudeltà. Dai primi rilievi sappiamo ora che sul cranio della vittima sono state rilevate quattro ferite principali, sia sulla parte frontale del cranio che nella parte posteriore e che i periti hanno individuato anche una vasta frattura cranica con emorragia.
Gli accertamenti si sono svolti nell'ospedale "San Giuliano" di Giugliano in Campania e sono stati eseguiti dal perito nominato dalla Procura di Napoli Nord, la dottoressa Raffaella Salvarezza, che in sostanza confermano quanto formulato dopo il primo esame esterno della salma, effettuato sul luogo del ritrovamento. All'autopsia hanno presenziato anche i consulenti di parte: per la famiglia di Martina l'avvocato Sergio Pisani ha nominato i dottori Pietro Tarsitano e Omero Pinto. L'avvocato Mario Mangazzo, legale della famiglia Tucci, ha delegato il medico legale Antonio Palmieri.
A dire l'ultima parola saranno comunque gli esiti degli esami, in particolare quello sull'aria nei polmoni della vittima di femminicidio, una delle più giovani della storia recente del nostro Paese. Tante le domande che saranno fondamentali quando si tratterà di stabilire una pena.
Martina era dunque viva quando è stata abbandonata sotto i rifiuti? Si sarebbe potuta salvare chiamando in tempo i soccorsi? Quanti colpi furono inferti da Tucci, quali furono quelli fatali? Sono domande sconcertanti, tuttavia necessarie al procedimento penale. Tucci è accusato di omicidio pluriaggravato e occultamento di cadavere ed è stato trasferito ieri dal carcere napoletano di Poggioreale. Motivo? Vista l'efferatezza dell'assassinio è a rischio aggressioni di altri detenuti e la sua famiglia è già stata minacciata fuori dalla struttura quando è andata a colloquio.
Domani i funerali di Martina Carbonaro
Compiuti gli esami sul corpo della ragazza, la salma sarà dissequestrata e sarà il momento del dolore e del commiato: i funerali di Martina Carbonaro. Si terranno domani, mercoledì 4 giugno, alle ore 15, ad Afragola, nella Basilica di Sant'Antonio. A concelebrarli dovrebbe essere il cardinale e arcivescovo metropolita di Napoli don Mimmo Battaglia. Sarà lutto cittadino ad Afragola, annuncia il sindaco Antonio Pannone.