13 CONDIVISIONI
Guerra in Ucraina

Profughi ucraini in Campania, Morcone: “La Regione metterà in campo tutta la sua disponibilità”

La Regione mette a disposizione le ASL, alle prefetture il coordinamento dell’accoglienza. L’assessore regionale : “Dobbiamo accogliere tutti con rispetto, si vergogni chi fa distinzioni tra i profughi”
A cura di Antonio Musella
13 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

L'assessore alla sicurezza ed immigrazione della Regione Campania, Mario Morcone, è intervenuto sul tema del profughi in arrivo dall'Ucraina in guerra sul nostro territorio. In una intervista a Fanpage.it, l'assessore Morcone ha spiegato il piano di accoglienza della Regione Campania, le disponibilità raccolte da tutte le istituzioni e dai semplici cittadini, per ospitare chi sta scappando dal conflitto. Morcone è intervenuto anche sulla polemica politica che riguarda i profughi dall'Ucraina: "Chi parla di profughi veri e profughi finti, deve semplicemente vergognarsi – ha detto l'assessore – stiamo parlando di persone, indipendentemente dal loro colore della pelle".

Assessore qual è il piano della Regione Campania per accogliere i profughi ucraini?

La Regione, come in tante altre occasioni, ha messo in campo tutta la sua capacità di solidarietà. Abbiamo messo a disposizione l'ex albergo Covid all'Ospedale del Mare, che adesso è vuoto, abbiamo metto a disposizione le Asl delle quattro province della Campania. Stiamo lavorando con un contatto quotidiano con il consolato ucraino, proprio sotto la sede del consolato al centro direzionale di Napoli, abbiamo messo un camion che la prima accoglienza sanitaria. L'accoglienza, al di là delle tante disponibilità date dai privati cittadini, va sotto il coordinamento delle Prefetture. L'ordinanza di Protezione Civile del Ministero dell'Interno ha già portato ad un allargamento della capacità ricettiva dei centri SAIE, gli ex SIPROIMI, qualcosa sarà fatto anche nei centri di prima accoglienza, nei CAS, ma preferiamo, poiché sono soprattutto donne, bambini e persone fragili, utilizzare tutte le disponibilità che abbiamo. E sono tante.

C'è chi parla di profughi "veri" riferendosi agli ucraini, da contrapporre ai profughi "finti" che verrebbero dalla rotta Libica e dalla Siria. Lei cosa ne pensa?

Chi fa questo tipo di differenza dovrebbe semplicemente vergognarsi, perché qui stiamo parlando i persone. Persone che hanno la pelle chiara, la pelle scura, la pelle gialla, ma persone. I nostri valori costituzionali lo impongono, proprio se uno non lo sente dentro, le nostre leggi impongono che tutti vengano accolti con gli stessi diritti e lo stesso rispetto. Questo non accade spesso, e non posso nascondere uno scandalo nazionale di cui nessuno parla, quello della norma sull'emersione dal lavoro nero del 2020, voluto dall'ex Ministro Bellanova, che si commosse anche. Oggi quella norma registra numeri ridicoli con solo il 30% delle domande esaminate, numeri non degni di un paese come il nostro.

Lei crede che l'imponente flusso di profughi in arrivo in Europa, si parla di milioni di persone, possa finire nelle grinfie degli interessi criminali e speculativi?

Direi di sì. Anche se sinceramente io spero e mi auguro che questa guerra trovi una soluzione concordata al più presto e che si eviti il massacro di donne e bambini. Ma soprattutto nelle primissime fasi dell'accoglienza dobbiamo stare attenti, anche a episodi se vogliamo banali ma egualmente gravi, cioè ad esempio a quello che crede che si può fare la badante gratis. E' già un fenomeno grave per non parlare dei fenomeni criminali veri e propri che sarebbero molto peggio, come lo sfruttamento delle persone sotto il profilo della prostituzione ad esempio. Adesso sul tavolo c'è tutto il buon cuore, però poi i giorni passano e dal buon cuore si può passare all'approfittarsi delle situazioni e delle persone. Su questo aspetto dobbiamo avere gli occhi sgranati.

Tra le sue deleghe c'è anche quella ai beni confiscati, quali sono i prossimi passi della Regione su questo piano?

Noi stiamo facendo diversi bandi, stiamo preparando ora il piano triennale sui beni confiscati, su cui la Regione stanzierà dei finanziamenti. Abbiamo fatto un'operazione molto importante e anche molto apprezzata dall'Agenzia Nazionale, ovvero la Regione Campania è entrata nel consorzio "Agrorinsce". Abbiamo assunto la stessa quota dei Comuni in questa srl, in modo da non calpestare il protagonismo dei Comuni, ma al tempo stesso essere di sostegno e di aiuto. Ma voglio ricordare anche che l'1 e 2 aprile terremo a Napoli il primo forum nazionale sui beni confiscati, insieme alle regioni Lombardia, Lazio e Sicilia. Daremo spazio e visibilità a quelle che sono le buone pratiche in questo settore.

13 CONDIVISIONI
4196 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views