Processo al clan Moccia: rinviata a settembre l’udienza del Riesame sulla scarcerazione dei boss

Oggi il Tribunale del Riesame avrebbe dovuto esaminare il ricorso presentato dalla Procura di Napoli contro la scarcerazione di una decina di presunti appartenenti del clan Moccia, tornati in libertà agli inizi di agosto per decorrenza dei termini; l'udienza, però, è stata rinviata: si tornerà in aula l'8 settembre. Gli imputati, per gli inquirenti boss e gregari del gruppo criminale originario di Afragola, sono sotto processo a vario titolo per associazione a delinquere, riciclaggio e auto riciclaggio.
La scarcerazione è arrivata agli inizi di agosto: dopo decine di udienze, non si è infatti arrivati ancora a una sentenza e sono scaduti i tre anni, limite fissato per i termini della custodia cautelare. Anche il conteggio è al centro di una querelle: per la Procura, infatti, deve partire dal dicembre 2022, quando il Tribunale di Napoli Nord ha dichiarato la propria incompetenza territoriale portando al trasferimento del processo al Tribunale di Napoli. Gli avvocati difensori degli imputati, invece, indicano una data anteriore, quella del 22 luglio 2022, giorno in cui è stato emesso il decreto di giudizio immediato.
Il Tribunale di Napoli ha accolto la tesi dei legali, ritenendo che il limite dei tre anni resti insuperabile anche se nel corso del processo si verifica il trasferimento da un tribunale all'altro; di conseguenza, sono arrivate le diverse scarcerazioni. La Procura di Napoli, che ha disposto verifiche da parte dei vertici degli uffici giudiziari per accertare eventuali anomalie nella gestione del processo, ha ricostruito la storia del fascicolo e ha deciso di proporre ricorso al Riesame contro le scarcerazioni.