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Prendono l’acqua del porto per venderla alle pescherie: multati per 2mila euro a Torre del Greco

Due persone sono state sanzionate a Torre del Greco (Napoli): stavano prelevando acqua di mare dall’area del porto utilizzando delle motopompe.
A cura di Nico Falco
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Per decongelare il pesce e venderlo come fresco, oppure per spruzzare i molluschi esposti in vendita: sono diversi, pericolosi e manco a dirlo illeciti, i modi in cui una pescheria può utilizzare l'acqua di mare. E con tutta probabilità proprio alle rivendite ittiche al dettaglio era destinato il "prezioso carico" che stavano preparando due persone, sorprese nel porto di Torre del Greco (Napoli), in località La Scala, da Polizia di Stato e Guardia Costiera durante i servizi di controllo e vigilanza a tutela dell'ecosistema marino e delle filiere ittiche.

I due si erano organizzati con motopompe e stavano riempiendo dei fusti di plastica con centinaia di litri di acqua prelevati nell'area del porto. Per entrambi è scattata la sanzione pecuniaria, prevista dal Codice della Navigazione: dovranno pagare duemila euro a testa. Nel corso di analoghi servizi, svolti nel mese scorso dalla Guardia Costiera di Torre del Greco, un altro uomo era stato beccato nel porto mentre prendeva acqua dal porto, anche in quel caso verosimilmente per rivenderla alle pescherie.

La pratica di spruzzare i molluschi in vendita è assolutamente vietata con qualsiasi tipo di acqua, a maggior ragione se si tratta di quella prelevata da un porto, dove notoriamente l'inquinamento è maggiore; questi prodotti possono essere commercializzati soltanto dopo un trattamento apposito presso un centro autorizzato di depurazione e/o dopo la stabulazione, ovvero una modalità di depurazione naturale che avviene in specchi d'acqua utilizzati esclusivamente per questo scopo.

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