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Elezioni Regionali 2025

Paolo Mieli si scusa con Souzan Fatayer, dopo averla definita “palestinese in sovrappeso”

Paolo Mieli dopo aver ironizzato sul corpo della candidata palestinese alle Regionali in Campania chiede scusa: “Ho impropriament, ironizzato equivocando il manifesto che pensavo ironico”
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Paolo Mieli, editorialista e saggista, si scusa con la docente palestinese Souzan Fatayer, candidata alle elezioni Regionali in Campania con Alleanza Verdi e Sinistra. Lo fa dagli stessi microfoni da cui è partita la frase infelice, ovvero da "24 Mattino" la rassegna stampa di Radio24 condotta da Simone Spetia.

Questi i fatti: lunedì Mieli – che per la radio commenta la rassegna stampa quotidiana, si è lasciato andare a valutazioni sul corpo della sessantenne palestinese, natali a Nablus ma da quarant'anni residente a Napoli dov'è elemento rilevante della comunità Palestinese italiana. Commentando un suo manifesto elettorale, Mieli ha definito Fatayer […] «la palestinese napulitana che esalta Hamas, Fatayer, in lista con AVS», rincarando poi così: «Una signora in leggerissimo sovrappeso…».

Ieri l'intero mondo della sinistra ha condannato le parole di Mieli, decine di note a sostegno della traduttrice e mediatrice culturale di Nablus. Stamane, in apertura trasmissione, le scuse del 76enne ex direttore del Corriere della Sera: «Voglio fare delle scuse alla signora napoletana Souzan Fatayer sulla quale ieri ho, impropriamente, ironizzato equivocando il manifesto che pensavo ironico. Le devo delle scuse vere, non formali, a lei e ad AVS che la candida in elezioni delicate in Campania».

Il riferimento al manifesto riguarda il claim «'Na palestinese napulitana» (una palestinese napoletana) usato da Fatayer nel proporsi alle Elezioni del 23 novembre.

Il manifesto elettorale di Souzane Fatayer (Avs)
Il manifesto elettorale di Souzane Fatayer (Avs)

Le parole di Mieli sono state rilanciate dall'account X della trasmissione di Radio 24, il cui conduttore, il giornalista Spetia, ieri si era subito dissociato dalle parole di Mieli.

Ieri Fatayer aveva commentato dicendo di essere «più forte» delle parole di Mieli. «Io sono palestinese, sono forte come l’albero dell’ulivo».  Tuttavia aveva chiesto un procedimento disciplinare nei confronti dell'ex direttore del giornale di via Solferino: «Se i giornalisti si sentono coerenti con il loro ‘giuramento’ dovrebbero radiarlo».

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