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Francesco Pio Maimone ucciso a Napoli, ultime news

Omicidio Maimone, troppi “non ricordo” al processo: secretata lista dei testimoni, rischio di condizionamento

Il pm ha deciso di non rivelare l’identità dei prossimi testimoni nel processo per la morte del 18enne Francesco Pio Maimone; stamattina uno dei testi è stato incriminato per falsa testimonianza.
A cura di Nico Falco
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Francesco Pio Maimone e Francesco Pio Valda
Francesco Pio Maimone e Francesco Pio Valda
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È stata secretata l'identità dei testimoni che verranno ascoltati nelle prossime udienze per la morte di Francesco Pio Maimone, l'aspirante pizzaiolo ucciso nel marzo 2023 a Mergellina; la decisione è stata presa dal pm Antonella Fratello, verosimilmente per evitare condizionamenti e pressioni, dopo che questa mattina il cugino del proprietario di uno degli chalet ha mostrato un comportamento omissivo durante l'escussione ed è stato incriminato per falsa testimonianza. Le prossime udienze ci saranno il 17 aprile e l'8 e il 14 maggio 2024.

Già nella scorsa udienza il primo testimone, anche lui titolare di uno chalet, aveva in parte modificato quanto riferito in precedenza, mettendo a verbale parecchi "non ricordo". Il secondo testimone, un suo collega, non si era presentato in Tribunale e il giudice aveva disposto l'accompagnamento coatto. Oggi, l'incriminazione del terzo testimone, ora indagato per falsa testimonianza per il suo comportamento ritenuto omissivo. Alla fine il teste si è avvalso della facoltà di non rispondere e la Corte di Assise (presidente Cristiano) ha disposto la trasmissione degli atti al pubblico ministero.

Durante l'udienza il giudice ha accolto la richiesta di sospensione dei termini cautelari in attesa della trascrizione delle perizie balistiche. Gli agenti Polizia Scientifica, ascoltati, hanno confermato che il proiettile calibro 38 che ha ucciso Maimone non è stato esploso verso l'alto, ma ha seguito una traiettoria orizzontale, ad altezza uomo, ed è stato sparato da circa 15 metri di distanza.

Sono state infine acquisiti i riconoscimenti fotografici e il verbale relativi al ritrovamento di un paio di scarpe bruciate che potrebbero essere quelle indossate quella notte da Francesco Pio Valda, sotto processo con l'accusa di essere l'assassino del giovane pizzaiolo: la lite, scoppiata tra due comitive e alla quale Maimone era del tutto estraneo, sarebbe nata proprio da un pestone involontario sul piede.

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