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Omicidio al distributore di benzina: Manna ucciso dal suo stesso clan, arrestato il boss

Ricostruito l’omicidio di Pasquale Manna: in manette tre persone, tra cui Francesco Rea, capoclan del gruppo di camorra di Casalnuovo (Napoli).
A cura di Nico Falco
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Immagine di repertorio
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Sarebbe stato seguito fino ad un distributore di benzina, dopo essere stato ferito avrebbe tentato la fuga ma il killer lo avrebbe inseguito e, quando avrebbe perso il controllo dell'auto, gli avrebbe sparato altri colpi in faccia. Ricostruzione della morte di Pasquale Manna, detto "Pasqualone", ritenuto reggente del clan Veneruso-Rea di Casalnuovo, in provincia di Napoli; per quell'omicidio i carabinieri hanno arrestato oggi tre persone: Francesco Rea, detto "‘o Pagliasco", elemento di vertice dello stesso gruppo criminale e ritenuto l'esecutore materiale, Luigi Romano e Giorgio Bilangia.

L'omicidio del reggente dei Veneruso-Rea

Manna venne trovato già senza vita nella sua automobile, una Twingo, in via Ravioncello, nel quartiere napoletano di Ponticelli. I carabinieri ipotizzarono dai primi momento che quello era il punto in cui si era fermata la sua fuga disperata, e che l'agguato era avvenuto nel territorio del vicino comune di Volla. Le indagini hanno portato alle misure cautelari eseguite stanotte dai militari; secondo le ricostruzioni l'agguato sarebbe stato messo a segno per conquistare l'egemonia sul territorio di Casalnuovo, dove vittima e indagato, entrambi legati allo stesso clan, controllavano gli affari illeciti con un ruolo paritario.

Bilangia e Romano, che non avrebbero concorso nell'esecuzione del delitto, avrebbero aiutato Rea ad eludere le investigazioni dei carabinieri; in particolare Romano avrebbe incaricato Bilangia, suo dipendente, di consegnare degli effetti personali a Rea ed entrambi avrebbero mentito agli investigatori.

L'agguato al distributore di benzina

L'omicidio risale al 2 marzo 2023. Secondo la ricostruzione riportata nell'ordinanza Rea ha usato una pistola calibro 9, col volto coperto da una mascherina FFP2 e un cappellino e con guanti coperti da buste di plastica. È arrivato sul luogo dell'agguato su una Lancia Delta con targa clonata guidata da un complice, è sceso dal veicolo e ha sparato diversi proiettili contro l'obiettivo a distanza ravvicinata.

Quando Manna è ripartito, Rea lo ha inseguito prima a piedi e poi in auto, continuando a sparare, fino a via Ravioncello, dove la Twingo è finita contro il marciapiede. A quel punto il killer è uscito nuovamente dalla vettura, si è avvicinato e ha sparato altri colpi verso il viso, per poi raggiungere velocemente il complice e scappare con lui in direzione Ponticelli.

I due hanno poi abbandonato l'automobile in via Marco Doria, a Casoria, zona Cittadella, e sono andati a piedi verso Casalnuovo; Rea è stato prelevato da un Doblò guidato da una terza persona in via Nazionale delle Puglie che l'ha portato verso il centro di Casoria.

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