Napoli, primo giorno di rientri per Natale: caos e code alla Stazione Centrale

Oggi, venerdì 18 dicembre, con l'inizio ufficioso del weekend, ha avuto inizio il rientro in Campania dei tanti studenti e lavoratori che vivono in altre regioni d'Italia e che tornano a casa per trascorrere queste festività natalizie. Alla Stazione Centrale di Napoli tutto pronto per fronteggiare questo nuovo esodo nel pieno rispetto delle norme imposte dalla pandemia di Coronavirus: nello scalo ferroviario partenopeo – snodo fondamentale per raggiungere altre zone della regione e del Sud – si segnalano per caos e assembramenti soprattutto sulle banchine e in corrispondenza dei termoscanner installati per misurare la temperature dei viaggiatori che arrivano. Capannello di persone anche alla postazione della Polizia Ferroviaria per controllare documenti e autocertificazioni che giustifichino la presenza dei viaggiatori in Campania.
Il termoscanner suona se la temperatura è superiore a 37.5 gradi
Tutti coloro che sono arrivati – e che arriveranno – alla Stazione Centrale sono stati controllati con i termoscanner allestiti per misurare automaticamente la temperatura dei viaggiatori: le persone sfilano sotto il termoscanner (molto simile ai metal-detector che ci sono negli aeroporti) collegato a un computer, che rileva la temperatura corporea. Se questa supera i 37.5 gradi, soglia d'allarme prevista per l'eventuale presenza del virus, il viaggiatore viene fermato, sottoposto nuovamente alla misurazione delle temperatura con la pistola termoscanner e, in caso questa superi ancora i 37.5 gradi, si procede al tampone rapido in una tenda, allestita dal personale dell'Asl Napoli 1 poco distante dai termoscanner.