Napoli, Città metropolitana chiede lo sgombero delle scuole occupate per Gaza: la sinistra attacca Manfredi

Le scuole occupate e Napoli e provincia in queste ultime settimane hanno una motivazione molto forte: «contro il genocidio in corso a Gaza». Gli accordi raggiunti fra Israele e Hamas in Egitto non hanno frenato le occupazioni autunnali di licei e istituti tecnici all'ombra del Vesuvio: manifestazioni ogni settimana e la richiesta al governo italiano di mostrare lo sdegno del Paese contro ciò che ha fatto Israele. Fatto sta che, come raccontato venerdì da Fanpage, la Città Metropolitana di Napoli, ovvero la ex Provincia, ente che controlla la manutenzione degli edifici scolastici, ha scritto alla Prefettura e alla Questura di Napoli per chiedere lo sgombero delle scuole occupate.
La nota datata 16 ottobre 2025, e firmata da un ufficio tecnico col nome lunghissimo «Area Gestione e Valorizzazione del Patrimonio Scolastico Direzione Servizi Tecnici Scuole» ha scatenato un putiferio a Palazzo Matteotti. Ovviamente le aree di sinistra vicine ai collettivi studenteschi sono infuriate col sindaco di Napoli e della città Metropolitana l'ex rettore e ministro dell'Università Gaetano Manfredi. Motivo? « L'Ente – dicono – non può sollecitare gli sgomberi».

La lettera che chiede lo sgombero delle scuole occupate a Napoli
Cosa chiede la missiva, firmata da un dirigente tecnico, un ingegnere civile, spedita al prefetto Michele Di Bari e al Questore Maurizio Agricola? Invita «le autorità, a procedere urgentemente allo sgombero degli immobili interessati e riportati in indirizzo». Motivo? Molte scuole sono cantieri del Pnrr e «ogni giorno di fermo dei lavori determina una mancata produzione giornaliera nell'ordine di diverse migliaia di euro». Non solo: «A causa delle occupazioni, si riscontra la presenza sia di aree di cantiere in zone che non possono essere presidiate dalle imprese, sia di aree scolastiche che non possono essere presidiate dalle istituzioni scolastiche; pertanto si registra un concreto rischio di vandalizzazioni che potrebbero causare danneggiamenti alle strutture ed ai beni architettonici di rilevante interesse storico».
La Città Metropolitana di Napoli, in una nota, ha chiarito ulteriormente: «Abbiamo – si legge – espresso in maniera chiara, con un voto unanime nell'ultimo Consiglio metropolitano dello scorso 1 ottobre, la posizione di vicinanza al popolo palestinese, approvando una mozione per sostenere il riconoscimento ufficiale dello Stato di Palestina da parte dell'Italia ed esprimendo vicinanza alle popolazioni civili e sostegno a tutte le iniziative idonee ad attivare corridoi umanitari diretti a Gaza».
Dopodiché, secondo gli uffici di Palazzo Matteotti c'è un altro aspetto da valutare: «Questo non fa venir meno il dovere istituzionale dell'ente, in quanto proprietario degli edifici scolastici di secondo grado, di garantire le migliori condizioni di sicurezza, né in quanto Ente destinatario di risorse Pnrr il dovere di rispettare un cronoprogramma stringente per l'attuazione e il completamento dei lavori, utili proprio a migliorare complessivamente l'edilizia scolastica a beneficio degli studenti in primo luogo e del personale tutto».
Quindi, la ex Provincia guidata da Manfredi scrive a questore e prefetto per "metter le mani avanti". Un ragionamento del tipo: attenzione che con le occupazioni non possiamo completare i lavori avviati coi soldi del Pnrr. Le ire della sinistra napoletana che non si riconosce nel centrosinistra che regge la giunta Manfredi non si sono fatte attendere.
Le reazioni della sinistra contro Manfredi
Geppino Aragno, storico, già candidato con Potere al Popolo, scrive: «Il sindaco della città metropolitana di Napoli, Gaetano Manfredi, trova una nuova occasione per deludere la cittadinanza di Napoli. Non è credibile che un Ufficio Tecnico si muova all’insaputa del Sindaco, che peraltro non smentisce la richiesta, noi riteniamo che lo sgombero violento sia un rinnovato appoggio al progetto sionista e uno schiaffo a una città che si è stretta attorno ai suoi ragazzi e a quelli massacrati a Gaza e invitiamo le forze politiche che sostengono Manfredi a prendere le distanze da una decisione brutale e priva di una qualunque legittimazione politica e morale».
Franco Maranta, portavoce del Forum Diritti e Salute e candidato alle Elezioni Regionali con Campania Popolare: «Napoli, medaglia d’oro alla Resistenza, città dell’accoglienza, della solidarietà e della pace, non merita un’amministrazione comunale che reprime gli studenti invece di ascoltarli. L’ordine di sgombero delle scuole occupate in solidarietà con il popolo palestinese è un atto vergognoso, indegno della storia democratica e antifascista della nostra città. Le istituzioni dovrebbero difendere i giovani che manifestano per i diritti, non ordinarne lo sgombero manu militari».
E infine Eleonora De Majo, ex consigliera comunale durante la consiliatura di Luigi De Magistris: «La richiesta a Prefetto e Questore da parte del dirigente alle scuole di città metropolitana di sgombero delle scuole occupate in solidarietà con la Palestina perché "si ritardano i lavori del Pnrr". Non ridete, la nota dice veramente così – dice -. Scommetto una birra con chi ci sta che anche qui sarà stato "il dirigente in autonomia". E che anche stavolta non ne sapevano nulla. A me veramente sono finite le parole».