Napoletano morto in Spagna, scappava dalla polizia. Le indagini sui furti di orologi di lusso
Stavano scappando dalla polizia Salvatore Esposito e Antonio Boccia, i due napoletani coinvolti in un grave incidente stradale sabato sera a Marbella, in Spagna, nel quale il primo ha perso la vita; la loro motocicletta aveva una targa falsa, lo schianto è avvenuto in una zona dove sono frequenti i furti di orologi di lusso. A riportare la circostanza dell'inseguimento è l'agenzia Ansa, citando fonti vicine alle indagini condotte dalle autorità spagnole.
Esposito, detto "Sasà Zeppolella", originario dei Quartieri Spagnoli, nel centro di Napoli, era alla guida della motocicletta ed è deceduto nell'impatto, avvenuto lungo l'autostrada A7, con dinamica ancora da ricostruire: non è chiaro se il guidatore abbia perso il controllo del veicolo o se sia stato travolto da un automobilista durante la corsa. Il passeggero, Antonio Boccia, detto "‘o Cacaglio", anche lui napoletano, pregiudicato, è invece rimasto gravemente ferito ed è stato ricoverato in ospedale.
Nel corso delle indagini è stato appurato che il motociclo su cui viaggiavano i due aveva una targa falsa. Secondo gli investigatori spagnoli la coppia potrebbe essere coinvolta nelle attività illegali legate ai furti di orologi di lusso in Spagna e in particolare a Marbella, dove la presenza di turisti facoltosi spesso attira rapinarolex in trasferta, come dimostrato da precedenti indagini e operazioni delle forze dell'ordine. Esposito, come riporta il quotidiano il Roma, è il fratello di Antonio, detto "Papillon", soprannome ereditato dal padre, ras del centro di Napoli ucciso negli anni '80 in Francia, legato al clan Di Biasi, conosciuto anche come "i Faiano".