Michele Noschese, si indaga per omicidio preterintenzionale: sequestrata salma, nuova autopsia

La salma di Michele Noschese, il dj napoletano morto a Ibiza durante un intervento della polizia, sarà sottoposta a una nuova autopsia: lo ha stabilito la Procura di Roma, che ora indaga sull'ipotesi di omicidio preterintenzionale contro ignoti. Il sequestro della salma, anticipato Repubblica, è stato disposto dal pm Francesco Basentini. Fondamentali per la scelta di procedere con nuovi accertamenti, i nuovi accertamenti che erano stati effettuati in Spagna, su richiesta della famiglia, e che avevano evidenziato fratture alle clavicole e a sette costole.
Il 35enne, noto nel mondo della musica techno come "Dj Godzi", da diversi anni viveva in Spagna era deceduto nella mattinata di sabato 19 luglio. Le circostanze restano da chiarire. La Guardia Civil era intervenuta nel complesso di Roca LLisa a seguito di segnalazioni di "gravi alterchi e colluttazioni" in un'abitazione. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, una donna era fuggita dal balcone per salvarsi dall'aggressione del 35enne napoletano e si era rifugiata nell'appartamento vicino.
Il giovane l'avrebbe seguita e avrebbe aggredito il vicino di casa 82enne; in un video lo si vede mentre lo tiene bloccato da dietro, per il collo. Secondo la Guardia Civil era armato di un coltello. Gli agenti, intervenuti per bloccarlo, sostengono di averlo immobilizzato e che durante l'intervento sia stato colto da convulsioni, per morire poco dopo; un decesso che sarebbe attribuibile alla "continua assunzione di stupefacenti". Secondo alcuni testimoni, invece, Noschese sarebbe stato ammanettato a mani e piedi e picchiato. I nuovi accertamenti, chiesti dal padre, l'ex primario del Cardarelli Giuseppe Noschese, avevano evidenziato le fratture che, secondo i referti, andavano analizzate anche alla luce della precedente autopsia a cui il corpo del ragazzo era stato sottoposto.