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Merendine e succhi di frutta scaduti venduti nel minimarket ai bimbi: sequestro a Napoli

Nel minimarket in centro venduti merendine e succhi di frutta scaduti ai bimbi. Il sequestro della Polizia Locale.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Merendine e succhi di frutta scaduti venduti nel minimarket. Tutti prodotti destinati e consumati di solito soprattutto dai bambini. A fare la scoperta gli agenti della Polizia Locale di Napoli, dell'Unità Operativa San Lorenzo, guidati dal Comandante Gaetano Frattini, che nel corso di un'ispezione ad un’attività commerciale in piazza Principe Umberto, nei pressi di piazza Garibaldi, hanno accertato che il titolare del minimarket aveva messo in vendita più di 50 articoli alimentari scaduti. Tra questi, appunto, anche merendine e succhi di frutta. Tutti destinati al consumo da parte di bambini. Pertanto, i caschi bianchi hanno sequestrato la merce scaduta e sanzionato il titolare dell’attività.

Negozio trasformato in casa in vico Tutti i Santi

Gli agenti della Polizia Locale, poi, sono intervenuti anche in vico Tutti i Santi dove un locale destinato ad uso commerciale era stato trasformato in una abitazione. Dagli accertamenti condotti presso l’Agenzia delle Entrate è stato accertato l’effettivo cambio di fatto della destinazione d’uso. Pertanto, il locale è stato sottoposto a sequestro e il conduttore denunciato all’Autorità Giudiziaria.

Al Centro Direzionale sequestrato un altro dehor abusivo

Nel corso dei controlli gli agenti hanno riscontrato all’interno del Centro Direzionale che il titolare di un’attività di ristorazione aveva fatto realizzare nello spazio antistante il proprio locale, una struttura fissa delle dimensioni di 30 metri quadrati, ancorata al suolo e chiusa su tutti e quattro i lati, aumentando, in questo modo, la capacità ricettiva dell’attività.

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La struttura era composta da travi di alluminio, circondata perimetralmente da teloni impermeabili in pvc ed aveva una porta di accesso. Il tutto ancorato ad una pedana installata sul suolo pubblico. Il manufatto era allestito all’interno con tavoli e sedie e servito dall’impianto elettrico per l’illuminazione a led. In considerazione del fatto che per tale manufatto il titolare non era in possesso dei titoli autorizzativi si procedeva con il sequestro penale e il deferimento dello stesso all’Autorità Giudiziaria.

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