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Covid 19

Lungomare chiuso a Salerno nel weekend: il sindaco applica subito le direttive di De Luca

Il sindaco di Salerno Vincenzo Napoli è il primo a rispondere all’appello del governatore campano Vincenzo De Luca, che oggi in una nota ha chiesto ai sindaci dei Comuni della regione di chiudere centri storici e lungomare durante il weekend: a Salerno, a partire dai prossimi sabato e domenica, resteranno chiusi lungomare e villa comunale.
A cura di Valerio Papadia
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A Salerno chiusi lungomare e villa comunale nel weekend: il sindaco Vincenzo Napoli è il primo a rispondere all'appello fatto, oggi, dal presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, che ha chiesto ai sindaci dei Comuni del territorio regionale di chiudere centri cittadini e lungomare per evitare la diffusione dei contagi da Coronavirus. A partire da sabato e domenica prossimi, dunque, a Salerno – quartier generale di De Luca e città della quale è stato sindaco dal 1993 al 2001 e dal 2006 al 2015 – non si potrà passeggiare sul lungomare, né all'interno della villa comunale: nel pomeriggio, come richiesto dal sindaco Vincenzo Napoli, negli uffici della Prefettura di Salerno si terrà un vertice del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza, durante il quale si discuterà proprio delle misure adottate dal primo cittadino.

Campania zona gialla, l'appello di De Luca ai sindaci

De Luca si è rivolto ai sindaci campani all'indomani della decisione presa dal Governo, alla luce del nuovo Dpcm che entrerà in vigore il 6 novembre, di suddividere l'Italia in tre zone – gialla, arancione e rossa – in base al rischio di contagio, e di inserire la Campania nella prima zona, quella gialla, ovvero quella con il rischio più moderato, nonostante la regione viva da mesi una forte recrudescenza dei contagi da Coronavirus.

Rimango convinto della necessità di misure nazionali unitarie, anche più rigorose, per una azione più efficace di contrasto al Covid,  a fronte di una diffusione sostanzialmente omogenea del contagio. Per quello che ci riguarda, sarebbe fuori luogo ogni atteggiamento di autoconsolazione e di rilassamento. La situazione è pesante. E si rischia ora un paradosso: che chi è in zona rossa o arancione fra un mese riapre tutte le attività, avendo frenato il contagio; e chi oggi chiude gli occhi, dovrà bloccare tutto nel periodo natalizio. Deve essere chiaro che da oggi in poi saranno decisivi i comportamenti dei concittadini. Il contagio non scomparirà da solo. E il rischio di avere situazioni drammatiche è dietro l’angolo. Comportamenti irresponsabili, ancora largamente presenti nei nostri territori, rischiano di pregiudicare tutto e di far saltare due dati per noi decisivi che stiamo difendendo con l’impegno straordinario di tutto il personale sanitario: una presenza contenuta nelle terapie intensive, e un numero contenuto di persone che perdono la vita in relazione alla popolazione residente

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