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Luca, morto nel sonno a 15 anni dopo un pranzo di sushi. Il legale: “Vogliamo chiarezza”

Luca, morto a 15 anni nel sonno dopo un pranzo al ristorante. Il legale della famiglia a Fanpage.it: “Non si vuole criminalizzare nessuno, ma serve chiarezza”.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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"La famiglia non vuole colpevolizzare nessuno, ma vuole comprendere". A parlare a Fanpage.it è l'avvocato Marianna Borrelli, legale della famiglia di Luca Piscopo, il 15enne morto nel quartiere di Soccavo lo scorso 2 dicembre. La vicenda è ancora nebulosa: il giovane è morto nel sonno, ma da giorni accusava sintomi come nausea, vomito, diarrea, tutti apparsi dopo un pranzo a base di sushi in un locale del Vomero. Due le persone indagate come atto dovuto dalla Procura di Napoli: il medico di base che ha prescritto i farmaci al giovane e il titolare del ristorante.

L'avvocato a Fanpage.it: "Vogliamo chiarezza"

Marianna Borrelli, avvocato della famiglia Piscopo, ha spiegato a Fanpage.it che "la famiglia non vuole colpevolizzare nessuno, ma vuole comprendere. Vuole sia fatta chiarezza su questa vicenda. Vuole semplicemente comprendere cosa sia accaduto dopo quel pranzo del 23 novembre", ha spiegato. "Ora attendiamo i risultati dell'autopsia e tutta la documentazione che verrà depositata. Luca era in perfetta salute, ed era amato da tutto", ha aggiunto l'avvocato Borrelli, "e per questo vogliamo chiarezza".

Il pranzo del 23 novembre al Vomero

Luca era andato a mangiare con delle amiche, in un ristorante giapponese del Vomero. Tutti e quattro avrebbero manifestato sintomi simili: diarrea, vomito, nausea. Ma mentre per le amiche l'allarme è rientrato velocemente, lui ha continuato a stare male. Il medico di base gli ha quindi prescritto dei farmaci, ma il giovane non è guarito ed è stato male anche nei giorni successivi. Finché il 2 dicembre è morto nel sonno: aperta un'inchiesta della Procura di Napoli e disposta un'autopsia, nel registro degli indagati sono stati iscritti il titolare del ristorante ed il medico di base. Un atto dovuto, in queste situazioni, in attesa che l'autopsia possa fare ulteriore chiarezza.

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