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Emergenza lavoro

Su 19 lavoratori 11 in nero. E quattro col Reddito di cittadinanza: chiuse pizzerie nel Napoletano

Lavoratori senza diritti, contratti e sicurezza nelle pizzerie del Lago Patria: su 19 impiegati 11 erano in nero. E quattro percepivano il Reddito di cittadinanza.
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La domanda è una sola: cui prodest? Ovvero: a chi giova? Tenere lavoratori "sommersi", "in nero" accettando il rischio di controlli, ingenti multe e denunce, accettando perfino di far lavorare persone che già percepiscono un sussidio di Stato, il Reddito di cittadinanza, a chi giova?

Giova al lavoratore che guadagna senza versare tasse (ma pure senza contributi, contratto, diritti) e potendo anche incassare un sussidio aggiuntivo?

O ci guadagna di più il datore di lavoro che non paga nient'altro che «'a semmana», ovvero la settimana di lavoro, senza tasse, senza far lievitare il suo imponibile, senza dovere contributi, malattia, formazione e sicurezza sul lavoro?

È su questa domanda che ruota tutta la discussione politica e sociale di questi mesi sulla presunta carenza di personale nella ristorazione e negli alberghi, aggravata (secondo certi datori di lavoro) dal fatto che i giovani preferirebbero il reddito di cittadinanza senza far nulla allo stipendio guadagnato col lavoro.

Sull'argomento sono tantissime le lettere che giungono alla redazione napoletana di Fanpage.it

Nel frattempo la vita di tutti i giorni fornisce notizie di cronaca che val la pena di riportare, quanto meno per rendersi che il mondo ha più toni di grigio che dicotomie bianco/nero. Come nel caso emerso durante i controlli anti-lavoro sommerso dei carabinieri nel Napoletano.

Siamo a Giugliano in Campania: città-paesone con oltre 122mila residenti (più di Monza, tanto per dare un esempio) e che si estende fino a zone della movida flegrea. Qui i militari della locale compagnia, insieme a quelli del Nucleo Ispettorato del lavoro di Napoli hanno ispezionato tre ristoranti. E hanno trovato di tutto.

In un locale su un totale di 19 persone impiegate ben 11 erano in nero. E quattro di questi sono risultati pure percettori del Reddito di cittadinanza.

Per ottenere l'Rdc serve documentare di non avere alcun impiego. Dunque i furbi di turno decidono di non firmare un contratto per non risultare dipendenti regolari. Il tutto con datori di lavoro compiacenti, evidentemente contenti di non pagare contributi e tasse.

Per una pizzeria in via Lago Patria sanzioni amministrative per oltre 20mila euro; 22mila invece per un ristorante in via Ripuaria. Entrambe le attività non erano in regola con le visite mediche per i dipendenti e nella formazione in materia di salute e sicurezza. Inoltre, sono stati individuati diversi lavoratori senza un regolare contratto.

Ma torniamo alla pizzeria delle illegalità di Lago Patria. Dei 19 lavoratori impiegati ben 11 erano “sommersi” e quattro di questi, hanno scoperto i militari, ricevevano mensilmente anche il sussidio del quale, ovviamente, è stata richiesta la revoca del beneficio subito dopo aver constatato che non ne avevano diritto. Denunciati i titolari delle tre società di gestione, sospese le attività di ristorazione. I controlli – fanno sapere i militari – continueranno anche nei prossimi giorni.

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