L’addio a Martina Carbonaro ad Afragola, in migliaia ai funerali della 14enne vittima di femminicidio

Ad Afragola è il giorno del dolore e del cordoglio per Martina Carbonaro, la 14enne uccisa dall'ex fidanzato reo confesso Alessio Tucci una settimana fa. Il sindaco Antonio Pannone ha proclamato il lutto cittadino e predisposto un piano traffico ad hoc per permettere alla cittadinanza di partecipare in massa ai funerali della giovane, iniziati alle 15 di questo pomeriggio nella Basilica Pontificia di Sant'Antonio di Padova ad Afragola, la città dove la giovane viveva con la sua famiglia.

A co-officiare le esequie il cardinale di Napoli, monsignor Domenico Battaglia. In migliaia hanno risposto all'appello del sindaco a non lasciare sola la famiglia in questo momento tragico. Tra i presenti anche il prefetto di Napoli, Michele di Bari, ed il sottosegretario Pina Castiello. Giunto in chiesa un mazzo di fiori della premier Giorgia Meloni.
Le urla di parenti e amici prima e durante le esequie
All'arrivo del feretro, all'esterno della Basilica c'è chi ha gridato "Giustizia, giustizia", ma anche "Martina figlia di tutti noi". Non sono mancate persone che hanno inveito contro Alessio Tucci, l'ex fidanzato reo confesso del femminicidio di Martina Carbonaro. Durante le esequie, al termine dell'omelia del cardinale Battaglia, c'è stato un grido tra i banchi della chiesa: "Martina è viva!". Un urlo disperato che ha squarciato il silenzio di preghiera di quel momento.

Le lacrime del cardinale Battaglia: "Se amare ti fa male, non è amore"
Toccante l'omelia del cardinale di Napoli, monsignor Mimmo Battaglia che si commuove pronunciando le parole dall'altare della basilica afragolese, piena all'inverosimile.:
Oggi, davanti a Martina, dobbiamo assumerci tutti una responsabilità collettiva. Oggi, davanti a lei, dobbiamo impegnarci affinché a tutti, piccoli e grandi, sia chiaro che l’amore non è possesso. L’amore non è controllo.
L’amore non è dipendenza. L’amore vero rende liberi.
L’amore vero non trattiene, non costringe, non punisce. Se amare ti fa male, non è amore. Se per amore devi annullarti, non è amore. Se per amore arrivi a fare del male, non è amore ma solo violenza. E la violenza non è mai giustificabile. Mai.
Il cardinale si è poi rivolto ai genitori di Martina, Fiorenza e Marcello:
Cara mamma Fiorenza, caro papà Marcello, lo so benissimo che queste parole, oggi, non sono consolazioni facili. Sono una promessa che ci supera, e che ci sfida. Perché il dolore per Martina è troppo grande. È un grido. Un pugno. È una domanda senza risposta. È l’abisso. Ma proprio lì, nell’abisso, Dio non si ritrae. Non vi lascia. Allo stesso modo di come non ha lasciato Martina che oggi è custodita nel suo cuore, lì dove nessuna violenza potrà mai raggiungerla, e dove la felicità che desiderava nei suoi sogni di adolescente, immaginando il suo futuro, le viene donata in abbondanza dal Dio della vita.

Vincenzo De Luca: "La morte di Martina come la perdita di una figlia"
"Oggi è il giorno del dolore e della pietà", il commento di Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania, "Abbiamo vissuto la morte di Martina come la perdita di una figlia. Le modalità atroci del delitto ci hanno lasciato sconvolti. Nell'esprimere la nostra solidarietà ai familiari possa almeno questa ennesima tragedia spingere i ragazzi a parlare con la propria coscienza; a decidere, nel ricordo di Martina, di ripudiare ogni forma di violenza verso una donna. Prima di cedere a impulsi di aggressività", ha concluso De Luca, "ricordi ognuno per un attimo l'immagine di una madre o di una sorella, per fermarsi e per essere degni di dirsi ancora uomo".
I risultati dell'autopsia eseguita ieri
Nella giornata di ieri si è tenuto l'esame autoptico sul corpo della 14enne. Da quanto trapela, Martina Carbonaro avrebbe riportato quattro ferite principali sul cranio, sia sulla parte frontale del cranio sia nella parte posteriore. I periti avrebbero inoltre individuato una vasta frattura cranica con emorragia. All'autopsia hanno presenziato anche i consulenti di parte: per la famiglia di Martina l'avvocato Sergio Pisani ha nominato i dottori Pietro Tarsitano e Omero Pinto. L'avvocato Mario Mangazzo, legale della famiglia Tucci, ha delegato il medico legale Antonio Palmieri. Gli esami autoptici si sono svolti presso l'ospedale "San Giuliano" di Giugliano in Campania e sono stati eseguiti dal perito nominato dalla Procura di Napoli Nord, la dottoressa Raffaella Salvarezza. Dopo l'autopsia, è arrivato il nullaosta per "liberare" la salma e dunque organizzare i funerali.
L'ex fidanzato Alessio Tucci reo confesso del femminicidio
L'ex fidanzato Alessio Tucci è l'unico indagato per la morte di Martina Carbonaro: reo confesso del femminicidio della 14enne, è accusato di omicidio pluriaggravato ed occultamento di cadavere. Portato inizialmente nel carcere napoletano di Poggioreale, si è reso subito necessario il trasferimento in un'altra struttura penitenziaria della Campania visto il clima "non favorevole", fa sapere l'avvocato del giovane, nel carcere partenopeo.