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Trasporto pubblico a Napoli

La stazione Municipio della metro di Napoli ha un serio problema con gli avvisi al pubblico

Caos cartelli nella metro di Napoli: fogli improvvisati sostituiscono un sistema informativo chiaro, creando confusione e rumore visivo per viaggiatori e turisti.
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Metro Municipio di Napoli; la "bacheca" di avvisi (una delle tante)
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Trasporto pubblico a Napoli

Contarli tutti è impossibile. La stazione Municipio della metropolitana di Napoli ha cinque uscite, all'interno ci sono più ascensori e biglietterie automatiche, tornelli e cubicoli con addetti alla stazione, larghe facciate di marmo. E davanti ad ogni ascensore, ad ogni biglietteria, ad ogni accesso, è un trionfo di cartelli scritti a mano o al computer con le più svariate informazioni.

L'Anm, l'azienda mobilità della terza città d'Italia ha un problema, serio, con l'information design e poco sa di quella disciplina dal nome suggestivo, wayfinding, che si prende la briga di studiare come si progettino i sistemi di orientamento negli spazi complessi, dalle metropolitane agli uffici pubblici, agli ospedali.

Sia chiaro, il caos informativo è presente in ogni stazione della metropolitana 1 di Napoli – quella comunale (con la metro 2, gestita da Trenitalia il discorso è già diverso). Ma arrivati a Municipio, uno dei punti della mappa dei trasporti più frequentati da turisti italiani e stranieri, visto l'accesso all'imbarcadero di aliscafi e traghetti per le isole del Golfo, è un trionfo di indicazioni collocate un po' alla buona (per usare un eufemismo).

Dunque, con una modalità «molto italiana», si ritiene concluso l'obbligo informativo dovuto a chi viaggia circa cambi di tratta, abbonamenti, orari, limitazioni nel servizio, semplicemente apponendo un foglio A4 su una parete, certi che chiunque, come primo pensiero, una volta entrato in stazione andrà a leggere i cartelli manco fossero la bacheca di una fabbrica degli anni Settanta o i quadri per l'ammissione all'esame di maturità. Ovviamente non funziona così.

Indicazioni per bus scritte a mano
Indicazioni per bus scritte a mano

Altrimenti non si spiegherebbe come mai  la Transport for London (TfL) abbia un manuale dedicato agli standard informativi, in cui si stabilisce tutto: font, colori, posizionamento, lunghezza dei testi. Idem a New York, dove la Metropolitan Transportation Authority adotta un Graphics Standards Manual che da decenni uniforma ogni cartello della subway. Non fa meno Parigi: la RATP affidò il ridisegno della segnaletica al designer Ruedi Baur. Sapere come, dove e quando, se si tratta di trasporti, è fondamentale. E il tentativo è cercare di carpire più informazioni possibili con un colpo d'occhio.

Invece, a colpo d'occhio, la situazione nelle stazioni della metro di Napoli è surreale: decine di fogli A4 stampati e attaccati al muro, alcuni persino corretti a mano, ripetono informazioni parziali e burocratiche su orari, fermate e sospensioni del servizio. Il risultato non è chiarezza, ma rumore visivo. Se un viaggiatore ha dieci secondi per capire se la linea è attiva o no, rischia di perdersi in un mosaico di cartelli contraddittori.

Anche per obliterare un biglietto c’è bisogno del cartello?
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