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Covid 19

La situazione di martedì 20 luglio sul Coronavirus in Campania

Cresce in maniera esponenziale la curva del contagio in Campania: il tasso di positività raggiunge quota 6,52% come non si toccava da mesi, nonostante i pochissimi tamponi (poco più di duemila) analizzati. Campagna vaccinale praticamente ferma. De Luca avverte: “O si riparte con le vaccinazioni oppure rischiamo un nuovo lockdown a fine estate”.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Continua a salire senza sosta la curva del contagio in Campania, che raggiunge e supera il 6,52% come tasso di positività giornaliero, percentuale che non veniva raggiunta da mesi. Nonostante un numero di tamponi minimo (appena 2.298 quelli molecolari analizzati), sono emersi altri 151 casi di positività al Coronavirus. Restano stabili i ricoveri in ospedale (appena sotto le 200 persone), ma il dato non scende più da giorni ed anzi ha fatto registrare nell'ultima settimana un lieve aumento.

Pesano i numeri della campagna vaccinale, che finora ha visto immunizzarsi alla malattia appena un terzo della regione Campania, che conta circa sei milioni di abitanti. Numeri che preoccupano considerando il calo, già previsto, delle somministrazioni che ci sarà ad agosto, oltre ai cluster che stanno scoppiando un po' ovunque. A Teverola, alcuni ragazzini sono i 17 anni, non vaccinati, sono risultati positivi ed hanno trasmesso a loro volta il virus complessivamente a sedici persone in tutta la palazzina: ma i controlli sono ancora in corso. Cluster anche in un matrimonio nel Sannio, dopo il quale è anche finito ricoverato all'ospedale Santobono di Napoli un bimbo di pochi mesi. Ma è impossibile seguire tutti i cluster che si stanno accendendo in queste ore in Campania.

Vincenzo De Luca, presidente della regione, ne è certo: "Abbiamo capito che di fronte a questa nuova ondata di Covid o ci vacciniamo o ritorniamo in lockdown. Non c'è niente da fare, è ampiamente prevedibile. Il mio appello è a riprendere con grande determinazione la campagna di vaccinazione". Ma il problema è convincere chi il vaccino non lo vuole per scelta: nella sola Napoli, manca all'appello il 38% della popolazione vaccinanda, neppure iscrittasi alla piattaforma. Un esercito di 300mila persone che rischiano più degli altri di contrarre la malattia, per di più in forma grave, e diffonderla anche ai vaccinati. Anche la Federazione Italia dei Medici Pediatri ha lanciato l'allarme: "La diffidenza mostrata da moltissimi genitori nei confronti del vaccino ci espone ad un altissimo rischio di trovarci a settembre nel pieno di una nuova ondata. Facciamo le vaccinazioni per over 12 enni dal pediatra: sempre più giovani contagiati".

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