La Panda piena di botti illegali come un’autobomba: poteva distruggere tutto nel raggio di 10 metri

Nel veicolo erano stati stipati oltre mille botti tipo "Cobra", per 45 chili di polveri totali: in caso di esplosione avrebbe distrutto tutto quello che c'era nel raggio di 10 metri. Tecnicamente un'autobomba, quella trovata dai carabinieri a nel rione Traiano, quartiere Soccavo, durante i controlli volti a contrastare la vendita di botti illegali per Capodanno; a finire in manette i due uomini che li vendevano, un terzo è stato arrestato con le stesse accuse a Casoria.
Il sequestro di botti al rione Traiano
Il sequestro è stato effettuato nella serata di ieri, 30 dicembre. I carabinieri, pattugliando le strade del rione di Soccavo, hanno sorpreso Vittorio Nardelli, 53 anni, e Roberto Mingione, 26 anni, mentre vendevano 10 candelotti esplosivi, il nome impresso era "Rambo" ma si tratta di prodotti identici ai "Cobra", quelli prodotti nella fabbrica abusiva di Ercolano dove, a causa di una esplosione, sono morti tre ragazzi. Nell'automobile dei due, parcheggiata in via Catone, i militari dell'Arma hanno trovato il resto della merce: altri 1298 botti illegali dello stesso tipo, alcuni con nomi differenti ma stessa carica. Mingione e Nardelli sono stati sottoposti ai domiciliari in attesa di giudizio.
I candelotti esplosivi nella camera da letto
Per lo stesso motivo è stato arrestato Antonio Fusco, 38enne di Casoria (Napoli), nel corso di un intervento eseguito dai carabinieri della stazione e della sezione operativa locale. L'uomo aveva 350 candelotti "Shark 5", sempre simili ai Cobra, nascosti nella camera da letto. Fusco è stato accompagnato in carcere, in attesa di giudizio. Tutti i botti sequestrati sono stati affidati ai militari del Nucleo Artificieri del Comando Provinciale di Napoli.