La maestra Giulia Grieco morta dopo una operazione all’anca a Napoli: aperta inchiesta

La Procura di Santa Maria Capua Vetere ha aperto una inchiesta sulla morte di Giulia Grieco, la 58enne di Ravello, in Costiera Amalfitana (Salerno), deceduta ieri pomeriggio nella clinica Pineta Grande di Castel Volturno, dove si trovava ricoverata da alcuni giorni in Terapia Intensiva. La donna viveva a Maiori, era maestra nella scuola primaria di Amalfi. Il decesso sarebbe avvenuto per complicazioni post operatorie dopo un intervento di protesi all'anca eseguito nella clinica Sanatrix di Napoli.
Le indagini sono partite in seguito alla denuncia sporta ai carabinieri di Castel Volturno dal marito della 58enne, Giuseppe Proto. Stando a quanto fino ad ora accertato Giulia Grieco era stata operata lunedì scorso alla Sanatrix per un intervento di routine, una operazione di protesi all'anca. Qualcosa, però, sarebbe andato storto: sarebbe stata accidentalmente perforata una arteria, causando una emorragia che in poco tempo l'avrebbe portata alla morte. Le condizioni della donna erano rapidamente peggiorate e già poche ore dopo l'intervento era in coma. Nella stessa serata era stata trasferita dalla Sanatrix al Pineta Grande, dove era stata ricoverata in Rianimazione. In quel reparto era rimasta tre giorni, fino a ieri pomeriggio, 9 settembre, quando il suo cuore si è fermato per sempre.
La salma è stata sottoposta a sequestro e trasferita all'ospedale Civile di Caserta per gli accertamenti. I carabinieri hanno acquisito le cartelle cliniche e tutti i documenti relativi ai due ricoveri della donna, sia alla Sanatrix, compreso il materiale relativo all'intervento, sia al Pineta Grande.