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Covid 19

“Io, paziente dializzato a Ischia, ho paura: con il Covid reparto depotenziato e personale ridotto”

Vincenzo M., paziente emodializzato residente a Ischia, si reca tre volte alla settimana all’ospedale isolano per sottoposti al suo trattamento salvavita. Con il Coronavirus, però, il reparto di Emodialisi è stato depotenziato e il personale ridotto: a Fanpage.it, Vincenzo ha espresso le paure di tutti i pazienti nelle sue stesse condizioni.
A cura di Valerio Papadia
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Con la pandemia di Coronavirus ancora in pieno svolgimento, anzi, soprattutto alla luce della recrudescenza dei contagi in Campania, la pressione sugli ospedali sta diventando quasi insostenibile, tanto è vero che la Regione si è vista costretta a sospendere i ricoveri ordinari e a riconvertire quei reparti affinché possano ospitare malati Covid. Vincenzo M., paziente emodilizzato residente a Ischia, ogni tre settimana si reca all'ospedale isolano per sottoposti al suo trattamento salvavita. A causa del Coronavirus, però, il reparto di Emodialisi a Ischia è stato depotenziato e il personale è stato ridotto. Ecco perché Vincenzo ha deciso di scrivere a Fanpage.it, esprimendo le paure sue e di tutti i pazienti come lui che, sull'isola del Golfo di Napoli, temono per la loro incolumità non solo a causa del Sars-Cov-2, ma anche per la loro condizione pregressa.

Buongiorno, mi chiamo Vincenzo M., sono un paziente emodializzato residente a Ischia. Per tre volte a settimana sono costretto a recarmi al reparto di Emodialisi di Ischia per effettuare la dialisi. Voglio denunciare che sia io sia gli altri pazienti, oltre a vivere il disagio della dialisi negli ultimi tempi visto il depotenziamento del reparto, abbiamo paura di non riuscire a fare dialisi sulla nostra Isola e il conseguente trasferimento in altro posto per effettuare le cure salvavita. In aggiunta, questo propagarsi del Covid 19 ci preoccupa ulteriormente, vista la nostra fragilità come pazienti. Nel centro dove dializzo manca personale, nonostante la direttrice ne stia richiedendo da mesi e negli ultimi giorni è stato spostato un infermiere esperto in pronto soccorso per l'apertura del reparto Covid. Noi pazienti abbiamo paura per la nostra vita: non siamo malati di serie B. Possiamo morire noi? È più importante il Covid della nostra vita? Gli infermieri che ci assistono sono i soli a saper usare i macchinari che ci fanno fare la dialisi! Inoltre viviamo nella privazione continua perché non avendo un servizio di emergenza che ci possa assistere nelle ore notturne e nei festivi dobbiamo controllarci anche nel bere un bicchiere di acqua in più, per paura di essere trasferiti in emergenza in qualche ospedale della terraferma… e in questo periodo di Covid affrontare un viaggio per fare dialisi comporterebbe maggiori rischi per la nostra vita. Aiutateci, non possiamo più vivere con queste paure

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