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In caso di terremoto forte ai Campi Flegrei, i treni Napoli-Roma si fermano: nuova tecnologia usata in Giappone

Sulla linea Alta Velocità Napoli-Roma installato un sistema di monitoraggio antisismico: in caso di terremoto intenso, i treni possono essere rallentati o addirittura fermati.
A cura di Valerio Papadia
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L'elevata sismicità che caratterizza Napoli, soprattutto in relazione al bradisismo nei Campi Flegrei, preoccupa anche la circolazione ferroviaria. Per questo motivo, a partire dallo scorso mese di maggio, Rete Ferroviaria Italiana (RFI) ha deciso di implementare un sistema di monitoraggio antisismico sulla linea dell'Alta Velocità Napoli-Roma: si tratta della prima linea ferroviaria in Italia a essere dotata di un sistema antisismico.

RFI, avvalendosi della collaborazione del Dipartimento di Fisica dell'Università di Napoli Federico II e di una consulenza del Railway Technical Research Institute in Giappone, ha così dotato la tratta che va da Roma Prenestina a Casoria e che collega le due metropoli italiane di 20 stazioni di monitoraggio sismico che, in caso di terremoto, elaborano in tempo reale la magnitudo dell'evento sismico, ovvero la sua intensità. In questo modo, in caso di scossa di terremoto rilevante, grazie al sistema antisismico installato sulla rete ferroviaria, è possibile rallentare la velocità dei treni, o addirittura fermarli, per garantire la sicurezza di tutte le persone coinvolte e il controllo di eventuali danni all'infrastruttura.

Al termine dell'emergenza, un addetto alla manutenzione può comunicare con il Dirigente Centrale Operativo, che può decidere di attivare limitazioni al servizio o ripristinarlo in tutta sicurezza.

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