Il ministro degli Esteri ucraino Kuleba e il suo legame con l’Irpinia: “Per noi è come un figlio”

Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba fu ospitato in Irpinia negli anni dopo il disastro di Chernobyl, avvenuto nel 1986. Kuleba allora era solo un ragazzo. Fu accolto da una famiglia di Atripalda, con la quale poi è rimasto in rapporti per tutta la vita, fino ad oggi. Ne è nato un legame profondo con l'Italia e la Campania in particolare. Rapporto che Kuleba ha sottolineato più volte nel corso dei suoi interventi alla stampa italiana in questi anni, anche nel periodo del Covid19. “Un ragazzo intelligentissimo – lo ricorda al Tg3 a distanza di 40 anni Domenico Ventre, il maresciallo dei carabinieri di Atripalda, oggi in pensione, che all'epoca lo accolse nella sua famiglia – imparò l'italiano guardando la tv”.
"Per noi come un figlio"
Dopo il disastro nucleare di Chernobyl, infatti, dall'Ucraina partirono molti bambini, attraverso le associazioni, per trascorrere spesso le vacanze in Italia, considerata più sicura per la loro salute. Tra loro c'era anche il giovane Dmytro. “Accogliemmo quei ragazzi nelle nostre case – racconta oggi Domenico – da me venne un ragazzo di 13 anni: si chiamava Dmytro Kuleba, attuale ministro degli Esteri dell'Ucraina. I miei figli erano un po' più grandi, ma andavano d'accordo. Lui parlava perfettamente l'inglese e dopo poco riuscì a parlare l'italiano ascoltando i programmi televisivi. È come un figlio e i suoi genitori, sua moglie e i suoi parenti sono come se fossero i nostri”.
Kuleba, nato a Sumy, il 19 aprile 1981, è un diplomatico di carriera. Aveva già ricoperto la carica di vice ministro degli Esteri dell'Ucraina nel 2003-2004. Sposato, ha due figli, Yehor, nato nel 2006, e Liubov, nato nel 2011. La moglie Yevhenia è nel consiglio comunale di Kiev.