Il Comune di Pomigliano d’Arco non sarà sciolto per infiltrazioni della camorra: la decisione del Ministero

Il Comune di Pomigliano d'Arco, nella provincia di Napoli, non verrà sciolto per infiltrazioni camorristiche. Questa la decisione del Ministero dell'Interno, firmata dal ministro Matteo Piantedosi lo scorso 23 luglio e pubblicata oggi, arrivata dopo l'attività investigativa e la relazione presentata dalla Commissione di accesso, insediatasi a Pomigliano d'Arco nel dicembre scorso su volontà del prefetto di Napoli, Michele di Bari. Ebbene, stando a quanto si apprende, la Commissione avrebbe escluso la presenza di elementi tali da giustificare lo scioglimento dell'amministrazione comunale a causa di presunte infiltrazioni camorristiche.
La decisione della Prefettura di commissariare il Comune di Pomigliano d'Arco era arrivata anche grazie all'inchiesta di Fanpage.it risalente alla primavera del 2024, che aveva posto all'attenzione il licenziamento di Luigi Maiello, ex comandante della Polizia Municipale proprio a Pomigliano d'Arco, che stava indagando su diversi cantieri aperti in città e il collegamento tra questi, le società vincitrici degli appalti e alcuni clan della zona. Dopo una lunga battaglia, poi, Maiello è stato reintegrato.
Il sindaco Raffaele Russo: "Restituiti onore e dignità a Pomigliano"
La decisione del Ministero dell'Interno di non procedere allo scioglimento dell'amministrazione comunale è stata accolta con soddisfazione dal sindaco di Pomigliano d'Arco, Raffaele Russo, che ha dichiarato: "Oggi è stato finalmente restituito l’onore e la dignità che la Città di Pomigliano d’Arco, la sua Amministrazione Comunale e l’intero Consiglio Comunale meritano. Il decreto del Ministero dell’Interno che sancisce il non scioglimento per infiltrazioni camorristiche certifica, nero su bianco, ciò che abbiamo sempre sostenuto con fermezza, a testa alta e senza esitazioni: in questo Comune non è mai esistita alcuna forma di collusione con la criminalità organizzata. La camorra non ha mai avuto cittadinanza in questo Palazzo. E mai l’avrà".
"Nonostante il fango gettato da alcune forze di opposizione che hanno tentato di infangare il buon nome della nostra città, la verità è emersa con chiarezza grazie al lavoro della Commissione d’accesso, al Prefetto di Napoli e al Ministro dell’Interno. Oggi Pomigliano riceve un sigillo di legalità. Questo decreto – ha concluso il sindaco Russo – rappresenta non solo una vittoria dell’istituzione comunale, ma un atto di giustizia nei confronti di un’intera comunità che ha sempre dimostrato integrità e trasparenza. Le falsità, le voci e le illazioni vengono finalmente messe a tacere. Andiamo avanti, con ancora maggiore determinazione, al servizio dei cittadini e come sempre nel pieno rispetto della legalità".