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Il cellulare ai detenuti portato in carcere col drone: il sistema scoperto a Secondigliano

Un drone che stava trasportato due telefoni cellulari, completi di cavetti e caricabatterie, è stato intercettato dalla Polizia Penitenziaria poco prima dell’atterraggio nel carcere di Secondigliano, a Napoli. Nella struttura, che comprende anche reparti di alta sicurezza e 41 bis, sono detenuti anche capi e gregari della camorra.
A cura di Nico Falco
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Volevano superare i controlli passando dall'alto, in volo. Con un drone munito di telecamera, pilotato da qualche punto nelle vicinanze, che avrebbero fatto atterrare oltre le mura per recapitare due telefoni cellulari di ultima generazione. La consegna è però saltata grazie alla Polizia Penitenziaria, che si è accorta di quel velivolo che svolazzava nell'area alle spalle del carcere e hanno recuperato la busta che trasportava. È successo nel carcere di Secondigliano, nella periferia nord di Napoli, e non è la prima volta che vengono utilizzati sistemi del genere per far arrivare materiale proibito ai detenuti.

Quello del drone è probabilmente l'espediente più tecnologico, ma negli anni gli agenti hanno scoperto veramente di tutto: oltre a manovre furtive durante i colloqui, anche pacchi postali con doppio fondo, forme di parmigiano svuotate e riempite di droga, cellulari nascosti in altri oggetti e persino ingoiati durante le ispezioni. Nel carcere di Secondigliano si è trattato del secondo tentativo effettuato col drone scoperto dagli agenti.

Nella busta trasportata c'erano due smartphone di ultima generazione, con cavetti e caricabatteria. Il pilota si trovava probabilmente nelle vicinanze, forse nei pressi del ponte dell'Asse Mediano, tra le palazzine del complesso popolare "167" o nel campo rom che si trova alle spalle del carcere. Proseguono le indagini per capire a chi fossero destinati i due cellulari. Nel carcere di Secondigliano esistono anche i reparti di alta sicurezza e del 41bis, dove stanno quindi scontando la pena anche capi e gregari dei clan camorristici napoletani.

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