3.046 CONDIVISIONI

Gli ex operai Whirlpool firmano le nuove assunzioni: “Una gioia pura, abbiamo vinto”

Dopo anni di lotte, gli ex operai della Whirlpool di Napoli firmano la nuova assunzione alla Tea Tek, l’azienda che ha comprato lo stabilimento e ridato il lavoro agli operai. Produrranno pannelli fotovoltaici.
A cura di Antonio Musella
3.046 CONDIVISIONI
Immagine

La vertenza degli ex operai della Whirlpool di Napoli aveva raccolto la solidarietà da tutta Italia ed anche oltre. La multinazionale americana che produceva lavatrici aveva deciso di chiudere lo stabilimento nella periferia est di Napoli, uno dei poli di eccellenza del gruppo, lasciando senza lavoro oltre 300 operai. Un impatto sociale fortissimo, proprio perché lo stabilimento insisteva su un'area depressa dal punto di vista economico e lavorativo.

Da lì partì una lotta durissima degli operai, affiancati dai sindacati, che diedero vita ad una mobilitazione che è stata tra le più importanti in Italia negli ultimi anni. Poi è arrivata la chiusura ma la lotta non si è mai fermata, con gli operai che chiedevano un nuovo proprietario ed un nuovo modello industriale. La fine della vertenza è ufficialmente arrivata con la firma dei nuovi contratti di assunzione per gli ex operai Whirlpool con la Tea Tek, l'azienda che si occupa di energia rinnovabile che ha comprato lo stabilimento e ridato il lavoro agli operai.

Gli operai: "Nelle nostre case è tornata la felicità"

Una mobilitazione di popolo quella che in quasi 4 anni ha accompagnato gli ex operai Whirlpool, in un tempo in cui i lavoratori vincono assai raramente. Istituzioni, sindacati, ed anche i mezzi di comunicazione che per lungo tempo hanno dato spazio alla battaglia per il lavoro di questi 300 operai dello stabilimento di Ponticelli alla periferia est di Napoli. Un quartiere che vedeva esplodere una guerra di camorra proprio mentre chiudeva una fabbrica storia della zona.

Tra i volti di questa lotta c'è Vincenzo Accorso, delegato sindacale della Uil, che è stato tra le anime della battaglia per il lavoro. "Abbiamo visto di tutto in questi anni – racconta a Fanpage.it – noi abbiamo messo al centro l'umanità ed i valori dell'uomo contro le multinazionali che vengono qui solo per depredare. Ci sono stati momenti durissimi, ma oggi finalmente possiamo dire di aver vinto. Firmiamo i nuovi contratti di lavoro e oggi posso dire ai miei figli che papà ha portato di nuovo la felicità a casa". Un senso di commozione che attraversa tutti i lavoratori che, in fila davanti ai tornelli di ingresso, attendono di essere chiamati all'interno per firmare i nuovi contratti di lavoro.

Grazia Ferrigno nella ex Whirlpool ci era entrata a 21 anni, oggi dopo la firma del contratto non ha retto alla commozione: "Le mie sono lacrime di gioia – ci dice – forse non ho mai pianto per nulla in vita mia, ma oggi piango di gioia. Ci sono stati momenti in cui non credevo che ce l'avremmo fatta, perché tutte le proposte di acquisizione della fabbrica sembravano vuote. Ora produrremo pannelli fotovoltaici, io non lo so come si fanno, ma non sapevamo fare nemmeno le lavatrici prima, abbiamo imparato, mettendoci la passione. Io sono passata dalla scuola alla fabbrica, come tanti qui, ora ci impegneremo al massimo, non ci spaventa più niente". Il primo pensiero dopo la firma dei contratti è chiaramente alla famiglia.

Michele Di Maio, subito dopo la firma del contratto è avvicinato dalle nostre telecamere, il telefono squilla incessantemente: "E' mia moglie e i miei figli – spiega – loro sanno tutto quello che ho passato. Sono stati anni terribili, perché un padre perde il sorriso con il licenziamento, ho dovuto mascherare la disperazione per tanto tempo, ma oggi sorridiamo, oggi si festeggia".

Il nuovo corso, la Tea Tek: "Qui un modello produttivo nuovo"

Dalle lavatrici della ex Whirlpool, i 300 operai dello stabilimento di Napoli ora produrranno componentistica per le energie rinnovabili, pannelli fotovoltaici e power skid. L'artefice del miracolo è Felice Granisso, Ceo della Tea Tek, che ha acquistato lo stabilimento dalla multinazionale americana ed ha deciso di riassumere tutti gli ex operai. "Siamo molto emozionati e molto orgogliosi di quello che sta avvenendo qui – ci spiega – sappiamo quanto ha pesato questa crisi industriale per le 300 famiglie degli operai e per tutto l'indotto". Lo stabilimento ora si proietta direttamente nel futuro, passando ad una produzione innovativa.

L'obiettivo della Tea Tek è quello di ospitare l'accademy green dell'Università Federico II di Napoli, proprio nello stabilimento di via Argine. Una storia completamente diversa da quella vissuta con la proprietà americana. "Noi siamo orgogliosi di proporre un modello produttivo nuovo, non solo perché puntiamo sulle energie rinnovabili, ma perché abbiamo come nostro target principale il sociale e l'innovazione". Il nuovo corso per i 300 operai e per l'intera Napoli est sta per iniziare. Una storia in cui vincono gli operai. Cosa rara di questi tempi.

3.046 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views